Renato Zero, sei diverse date al PalaLottomatica per l'Alt Tour
di Simona Santanocita
E lui non ha mancato di concedersi prodigalmente al suo pubblico, aggiungendo ulteriori date, perché il più ampio numero di fan potesse condividere la bellezza di un progetto discografico completamente diverso dall’album Amo, uscito tre anni fa. Alt, fulcro di questo tour, intonato sul palco con i successi di una carriera ultraquarantennale, è un disco di quattordici inediti dall’anima ribelle e identitaria, che guarda al futuro e alle nuove generazioni con audacia e, che con una fede irriducibile, tratta temi come lavoro, politica, arte, affetti, violenza.
«È un album incazzato - conferma Renato stesso - Tuona contro chi non reagisce e con chi delega agli altri la propria vita». Una partitura intrepida la sua, anche nelle riflessioni più amare, perché sostiene l’artista «La malinconia puoi trasformarla in compagna di giochi, in danseuse, in estro». Trasformista per antonomasia, Zero ha sempre saputo creare queste magie in musica, tirando dritto per la sua strada, anche professionalmente: «Mi gestisco da solo, mi produco e distribuisco i miei lavori discografici. Per leccare certi poteri influenti, ci vuole una lingua di due metri e mezzo, per giunta porosa e, io non l’ho mai avuta». Sono semplicemente lo sponsor di me stesso».
Un’autenticità che lo ha sempre reso figlio della gente: «Ho 65 anni e mi sento ancora figlio, lo si rimane fino all’ultimo. Quando i miei sono venuti a mancare li ho cercati nel fruttarolo, nella tintora, nella portiera; ovunque ci fosse qualcuno pronto ad ascoltare». E ieri è uscito Arenà, Renato Zero si racconta, cofanetto (due cd e un dvd) con i tre grandi concerti-evento all’Arena di Verona, a settembre.
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2016, 09:27
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