Deep Purple, il lungo addio: domani al Forum l'ultimo live di una carriera leggendaria
di Massimiliano Leva
Un motivo in più per ascoltare la cult band che dagli anni Sessanta ha segnato l'evoluzione dell'hard rock assieme ai Led Zeppelin e ai Black Sabbath, giusto per citare altri due giganti del genere. Quando si parla di loro non si intende solo un pubblico di nostalgici degli anni Sessanta, ma anche di giovani che sui loro riff sono cresciuti. «Sì, in effetti, il rock è un messaggio, di pace di unità, di fratellanza, di forza, non c'è altro forse di così diretto. Per questo forse piace così tanto anche alle nuove generazioni».
Questo messaggio i Deep Purple l'hanno fatto loro soprattutto nei Settanta, quando erano una macchina rock fatta di potenza e creatività. Grazie anche a musicisti unici come Ian Gillan, Roger Glover e Ian Paice, con la fulminante chitarra di Steve Morse e con le tastiere dell'ultimo arrivato Don Airey. «Siamo stati sempre un gruppo molto unito in nome della musica, anche se come tutti abbiamo avuto alti e bassi ma la nostra forza è stata sempre pensare alla musica che facciamo».
Finito il tour, in ogni caso ci sarà ancora da ascoltare buona musica, perché InFinite sarà anche il titolo di un nuovo disco in uscita nel 2018: un album di inediti per godersi il suono di una delle migliori band inglesi. Ne frattempo, per tutti gli appassionati e non, c'è ancora la possibilità di acquistare biglietti per vederli un'ultima volta dal vivo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Giugno 2017, 09:15
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