Mamma cerca il figlio da 29 anni: gliel'hanno portato via. L'appello alle Iene

Mamma cerca il figlio da 29 anni: gliel'hanno portato via. L'appello alle Iene
Ha avuto una vita molto difficile, ma quello che più le ha fatto male è stato vedersi portare via il figlio dagli assistenti sociali, senza vederlo per ben 29 anni: Stephanie è una donna disperata e ha deciso di rivolgersi a Le Iene per ritrovare il suo Sandy. Avere notizie del ragazzo, però, è praticamente impossibile e anche per questo la donna ha deciso di aprire una casella e-mail sperando che sia lui, o qualcuno vicino a lui, ad informarla.

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La storia di Stephanie è drammatica: nata da una giovanissima aspirante ballerina, finita ad alternare spettacoli di cabaret a striptease, era stata abbandonata dalla mamma e portata in un orfanotrofio. Vicky, sua madre, non si sentiva in grado di badare a lei e aveva iniziato a lavorare girando per l'Europa con vari tour. Per questo la piccola Stephanie era stata affidata a una famiglia di anziani, ma l'uomo che l'aveva accolta si rivelò essere un orco, che abusò ripetutamente di lei per tre anni. Confidandosi con una coetanea, nipote dell'uomo, Stephanie decise di sfogarsi ma quando la famiglia che l'aveva adottata venne a sapere tutto e le violenze si moltiplicarono.

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A questo punto Stephanie fuggì e riuscì a ritrovare la madre: questa volta Vicky decise di accogliere la figlia e le due si stabilirono in Abruzzo. Qui, ancora adolescente, Stephanie conobbe Augusto Monaco, il primo amore della sua vita; da quella relazione nacque, quando Stephanie non era ancora maggiorenne, il piccolo Sandy. Il bimbo nacque prematuro, al settimo mese di gravidanza, e per lungo tempo rimase in ospedale, nell'incubatrice, con la mamma che non si allontanò mai da lui. Augusto la convinse a seguirla a Roma, contro il parere della madre Vicky, e quello fu il grande errore di Stephanie: «Da lui solo tante parole e promesse, ma non voleva lavorare e non sapevo come fare a mantenere il bimbo. Volevo tornare da mia madre ma temevo che non avesse intenzione di perdonarmi e aiutarmi».



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La donna, poi, racconta quei due anni e mezzo passati con il figlio: «Mi ritrovai a vivere in strada, cercai accoglienza in un istituto di religiose, poi riuscii a trovare un lavoro come addetta alle pulizie. Con Sandy vivevo in un garage a Ostia che avevo adattato a monolocale: era piccolo, ma avevamo tutto. Poi io facevo la fame, ma lui mangiava sempre: veniva prima lui e basta». Mentre Stephanie lavorava, il piccolo veniva lasciato ad una babysitter: un'ulteriore spesa da affrontare, che la costrinse a contrarre debiti. Proprio mentre si trovava a Roma per lavoro, gli assistenti sociali arrivarono a prendere Sandy, che fu poi dato in adozione. A distanza di 29 anni, nonostante un successivo matrimonio e una seconda figlia, Stephanie cerca ancora Sandy e, con l'aiuto de Le Iene, è andata ad Avezzano per avere informazioni all'anagrafe. Il ragazzo, che oggi ha da poco compiuto 31 anni, ha però cambiato cognome prendendo quello della famiglia adottiva e per legge la sua mamma naturale non può avere molti dettagli: l'unica cosa che ottiene è il certificato di nascita. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Marzo 2018, 13:25
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