L'ex giudice antimafia e i bed and breakfast in nero: il caso a 'Le Iene'

Da giudice antimafia a gestore di due bed and breakfast abusivi e in nero: questo lo strano caso, riportato da due inchieste de 'Le Iene', dell'ex procuratore nazionale antimafia Giusto Sciacchitano. L'ex giudice, ora in pensione, palermitano ma residente a Roma, gestirebbe infatti due strutture alberghiere in Sicilia e nella capitale.




La 'Iena' Antonino Monteleone aveva già parlato del caso dell'hotel Elena a Palermo, ufficialmente chiuso da anni ma di fatto attivo fino all'uscita del primo servizio. Dopo la prima inchiesta era scattato il sequestro amministrativo dello stabile, poi occupato abusivamente da decine di famiglie in emergenza abitativa. Anche a Roma, però, nel quartiere Prati, il giudice Sciacchitano e sua moglie, Maria Galasso, avrebbero trasformato un appartamento di loro proprietà in un bed and breakfast non registrato nell'elenco ufficiale del Campidoglio e in cui è ammesso solo il pagamento in contanti. Un fenomeno di certo non del tutto inedito, come confermato anche dalla Polizia di Roma Capitale: «Siamo a conoscenza di questo tipo di episodi». Intercettato da Monteleone, il giudice Sciacchitano non ha voluto rilasciare dichiarazioni: «La polizia e l'autorità giudiziaria devono occuparsi di queste cose, non voi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 18:57
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