"Brogli alle politiche del 2013, ho rubato per lui": le nuove accuse a Mario Caruso

"Brogli alle politiche del 2013, ho rubato per lui": le nuove accuse a Mario Caruso
 Ieri sera durante la trasmissione "Le Iene" su Italia 1, viene da una fonte anonima che si definisce 'il cacciatore di plichi' ha denunciato - coperto in volto e con la voce camuffata - presunti brogli alle scorse elezioni degli italiani all'estero.



"In occasione delle elezioni politiche del 2013, ho aiutato un candidato che si era presentato all'estero, qui in Germania, a farsi eleggere in Parlamento: per l'onorevole Mario Caruso ho rubato e ho comprato plichi".

"Le Iene" - si vede nel servizio - hanno incontrato una persona che racconta di come ci sarebbero state alcune irregolarità nella raccolta dei voti degli italiani all'estero. Queste riguarderebbero l'onorevole Mario Caruso, già al centro del servizio 'Parentopoli e lavoro in nero in Parlamento che, nelle scorse settimane, ha suscitato numerose polemiche.
"Io - racconta la fonte anonima - per l'onorevole Mario Caruso ho rubato e ho comprato plichi per le votazioni del 2013". I plichi, spiega l'intervistato, "sono le lettere che arrivano dal consolato a casa degli italiani in Germania: dentro c'è una scheda elettorale, devi riempirla, votare la persona favorita, firmarla, richiudere la busta e mandarla al consolato. Il consolato poi li manda in Italia".

Un iter nel quale, secondo le accuse, si sarebbe 'infiltrato' il deputato con una piccola rete di collaboratori potendosi 'auto-votare'. "Quello che voleva l'onorevole erano tre cose: raccogliere plichi, trovare plichi, comprare plichi e, se c'era il bisogno, rubarlì, spiega sempre la fonte che, racconta, andava in giro da amici e conoscenti della comunità italiana, a procurarseli a fronte di 'qualche piacere' o dietro remunerazione (la maggior parte 5 euro, qualcuno ha chiesto 10 euro). Ma la raccolta - secondo il racconto - avveniva anche in altri modi: "Una volta ho conosciuto un postino italiano, a lui ho fatto la proposta se invece di imbucare i plichi nelle buche italiane me li dava a me. In cambio c'era un regalo per lui, sui 400/500 euro venivano dati da questo onorevolè. La denuncia alle Iene da parte del 'cacciatore di plichì, però, non arriva per una buona causa o spirito civile, ma per il mancato pagamento dei suoi presunti servizi: 5.000 euro, 'e questi soldi non me li ha mai dati. Sono arrabbiatissimo. Ho rischiato tanto e alla fine, poi, quello che mi è stato promesso, questi 5000 euro, non è stato datò. E alla Iena che gli chiede se rifarebbe una cosa del genere il 'cacciatorè risponde: 'Sì. Però stavolta mi faccio dare prima i soldi".

L'inviato delle Iene, si vede ancora nel servizio, incontra Rosario Cambiano, ex candidato all'estero alle elezioni del 2006, che sembrerebbe confermare quanto emerso sulla presunta compravendita di voti assicurando però che quello di Caruso non è l'unico caso. Il servizio si conclude con Filippo Roma che raggiunge in Germania l'onorevole Caruso, per chiedere conto delle accuse che gli sono state rivolte. A spasso con il cane l'ex sottosegretario tira dritto in silenzio senza rilasciare dichiarazioni. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Ottobre 2017, 19:11
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