'Prima di domani', la storia dark destinata ad appassionare gli adolescenti di tutto il mondo
di Michela Greco
Il che sempre più spesso significa scegliere da che parte schierarsi: da quella dei bulli che, forti della loro presunta popolarità, si permettono di vessare i ragazzini più timidi, o da quella dei cosiddetti loser, i perdenti, e di chi li difende? Prima di domani è il tempo entro cui la protagonista Sam (Zoey Deutch) deve capire come scardinare il loop temporale dentro cui è finita: la sua quotidianità di conflitti con i genitori e la sorellina, di scorribande con le amiche trendy e schermaglie con il fidanzato cool continua a ripetersi ogni mattina nello stesso modo. E la ragazza - una liceale che gode di un certo successo tra i suoi compagni non sa come far sì che le sue giornate tornino a scorrere verso il futuro.
«Quando ho letto il libro aveva detto la regista - sono rimasta colpita da quanto fosse potente la storia di Sam e dalle interessanti domande che venivano sollevate dal costrutto ripetitivo del giorno. L'abilità di Lauren Oliver nel bilanciare quell'equilibrio emotivo e filosofico ha risuonato in me a livello personale, mi ha ricordato le mie amicizie in quel momento della mia vita, quanto profonde e incomprensibili fossero, e le scelte drammatiche che sentivo di star affrontando a quel tempo».
Prima di domani coglie infatti la sostanza incandescente dei dilemmi adolescenziali - che vedono i ragazzi combattuti tra l'ansia di adeguarsi al gruppo e lo stimolo a imboccare la propria personalissima strada - vi aggiunge una scadenza senza appello e li inserisce nel gioco narrativo della ripetizione. Purtroppo, però, lo fa seguendo schemi più che consolidati, senza stupire.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Luglio 2017, 09:01
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