'Ovunque tu sarai', storia di tifo e di amicizia: Memphis, Montanari e Apolloni a Leggo
di Francesco Balzani
Sì, perché il viaggio dei 4 amici Ricky Memphis, Primo Reggiani, Francesco Montanari e lo stesso Apolloni è una vera e propria metafora della vita. «È una commedia emotiva, profonda. Direi un film fluido che racconta l'amicizia e l'amore. Una trasferta che fa crescere i personaggi accomunati dalla stessa passione. Ognuno di loro, infatti, ha un segreto da nascondere che sarà svelato nel corso del viaggio», ha aggiunto Memphis che nel 1991 fu protagonista di un'altra trasferta da film dai toni decisamente diversi: Ultrà, grazie al quale vinse l'Oscar europeo come miglior attore.
Della comitiva di amici fa parte Montanari che nel film si chiama Giordano, nome affibbiato dal papà laziale: «Sono il più maniacale tra i quattro. Un trentenne che pensa solo al calcio, che non è mai cresciuto e che alla fine del viaggio sarà più maturo. La trasferta è un percorso che permette di togliere le barriere personali». Pure grazie a un cazzotto rifilato a Memphis.
In realtà i 4 amici partono col mitico pulmino Volkswagen da Roma, prendendo la trasferta come pretesto per vivere l'addio al celibato di Francesco (Primo Reggiani). Nel loro percorso incrociano quello di Pilar, una splendida cantante spagnola che provoca il caos all'interno del gruppo. Una trasferta maschile che però alla prima ha appassionato soprattutto il pubblico femminile. «Alcune hanno apprezzato la presa in giro del mondo maschile, un po' come accaduto in Febbre a 90° o in Una notte da leoni. Piace come a un uomo piacerebbe assistere a un addio al nubilato», ha aggiunto Apolloni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2017, 09:13
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