Oscar, che gaffe: "Vince La La Land", ma l'annuncio è sbagliato. Miglior film Moonlight -Guarda

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Oscar alle gaffe. Niente record per 'La La Land', che ha incassato comunque ben sei Oscar compresi quello per la miglior miglior regia e quello per l'attrice protagonista andato ad Emma Stone, e poi il brivido finale sull'Oscar più importante, quello al miglior film, con un annuncio sbagliato: Warren Beatty e Faye Dunaway, chiamati a leggere il proverbiale 'the winner is...', esitano un pò e poi dichiarano vincitore 'La La Land'.





E mentre già il produttore del musical Jordan Horowitz parlava ringraziando sul palco del Dolby Theatre, è stato scorperto l'errore (probabilmente i due avevano ricevuto una busta sbagliata). Il tempo di fare delle scuse rapide e imbarazzate ed è arrivata la rettifica: il vero vincitore è 'Moonlight', il film 'black' di Berry Jenkins, che nello spiazzamento generale raggiunge il palco e dedica la vittoria alle ragazze e ai ragazzi di colore. Poteva essere questo il momento più 'politicò degli Oscar 2017, in un'edizione forse da troppo tempo annunciata come quella del trionfo di 'La La Land' candidato a 14 statuette e delle proteste anti Trump, che invece passerà alla storia per l'inedita e clamorosa svista sul finale.





FINALE CON BRIVIDO, SBAGLIATO L'ANNUNCIO DEL MIGLIOR FILM Il messaggio politico più forte della cerimonia è arrivato quando come miglior film non in lingua inglese è stato premiato l'iraniano Il cliente di Asghar Farhadi, che ha disertato il Dolby Theater per protestare contro il 'Muslim Ban' di Donald Trump. Farhadi ha però mandata una lettere, letta sul palco, in cui ha detto chiaramente: «la mia assenza è dovuta al rispetto per i miei concittadini e per quelli di altri sei paesi che hanno subito una mancanza di rispetto per via di una legge disumana che divide il mondo tra noi e gli altri creando paure che diventano una giustifizione ingannevole per la guerra». Concetto ripreso sul palco anche da Gabriel Garcia Bernal che ha detto: «come lavoratore migrante io sono contrario ad ogni muro che vuole separarci ». Non ci sono stati altri grandi discorsi politici ma non sono mancate battute all'indirizzo di Trump. Poco prima dell'inizio ufficiale della cerimonia, quando però era già in corso da ore la diretta, il Dolby Theatre ha tributato una standing ovation a Meryl Streep che il presidente Usa aveva definito all'indomani dei Golden Globes «Attrice sopravvalutata».





Il presentatore della cerimonia Jimmy Kimmel ha omaggiato l'attrice ironizzando: «È riuscita per più di 50 film a fingere di essere una grande attrice mentre noi sappiamo che è molto sopravvalutata nella sua lunga e smorta carriera». E la platea si alzata in piedi e si è unita in un lungo applauso per l'attrice. Più avanti, sempre Kimmel, ha sottolineato che Trumnpo ancora non aveva twittato nulla sugli Oscar ed ha fatto inquadrare il suo telefonino con il quale aveva appena pubblicato un tweet all'indirizzo del presidente: «»Sei sveglio? Meryl ti saluta«. Quanto agli altri premi principali, la statuetta per il miglior attore protagonista è andata ad un emozionatissimo Casey Affleck per la sua intensa interpretazione in Manchester by the sea, film che si è aggiudicato anche l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale di Kenneth Lonergan. Il regista ha voluto ringraziare soprattutto »Casey Affleck, Casey Affleck, Casey Affleck« e ha ricordato che il film parla »del prendersi cura gli uni degli altri«. Commozione anche per l'Oscar come miglior attrice non protagonista andato a Viola Davis per il film di Denzel Washington 'Barrierè.





L'Italia non la spunta con Rosi, battuto dal doc su 'O.J.Simpson', ma gioisce per il trucco di Bertolazzi e Gregorini. Tra le sorprese, l'Oscar al migliore attore non protagonista andato a Mahershala Ali, per la sua performance nell'acclamato 'Moonlight'. Niente da fare per 'Fuocoammarè di Gianfranco Rosi, candidato come migliore documentario: l'Oscar in questa categoria è andato a 'O.J.: Made in Americ'a, regia di Ezra Edelman sulla storia dell'ex campione di football O. J. Simpson, oggi in carcere per omicidio. Ma l'Italia può gioire per l'Oscar al miglior trucco, andato ai trio di truccatori di 'Suicide Squad', di cui fanno parte due make up artist italiani: Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini (l'altro è Christopher Nelson). Bertolazzi dal palco ha dedicato il premio «atteso da 50 anni» agli «immigrati» come lui e alla moglie scomparsa. L'Oscar per il miglior lungometraggio d'animazione è andato a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard, un film che è un inno alla convivenza nella diversità.

APERTA INCHIESTA SU ERRORE ANNUNCIO FILM «PriceWaterhouseCooper la società che si occupa del conteggio dei voti agli Oscar ha annunciato che di aver aperto un'inchiesta su l'errore dell'annuncio del miglior film alla serata degli Oscar. »Ci scusiamo sinceramente con Moonlight e La La Land, Warren Beatty, Faye Dunaway e tutti i telespettatori per quanto accaduto durante l'annuncio del miglior film.
I presentatori hanno ricevuto per errore la busta sbagliata, errore che è stato immediatamente corretto appena scoperto. Stiamo investigando su quanto è accaduto e siamo profondamente dispiaciuti che sia successo«.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 17:12
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