Il sapore del successo, Bradley Cooper chef
coraggioso: con lui Scamarcio e Sienna Miller

Il sapore del successo, Bradley Cooper chef ​coraggioso: con lui Scamarcio e Sienna Miller

di Michela Greco
ROMA - Un set che è stato una festa gastronomica. Viene dipinto così il lavoro fatto per portare sullo schermo Il sapore del successo, film diretto da John Wells che racconta la lotta per il riscatto di Bradley Cooper nei panni di Adam Jones, chef di talento caduto in disgrazia che vuole rimettersi in pista e conquistare la terza stella Michelin.



Accanto a lui, un cast all star che include Sienna Miller, Uma Thurman, Emma Thompson, il francese Omar Sy, il tedesco Daniel Brühl e il nostro Riccardo Scamarcio, membri della brigata di cuochi impegnati nel ristorante lanciato verso il salto di qualità.

«Il cinema è fatto di collaborazione – ha ricordato Cooper, che però nel film è una primadonna arrogante ed egoista – e anche in cucina serve un lavoro di squadra: un pasto è la combinazione degli sforzi di tante persone e noi attori abbiamo passato tre settimane sul set a cucinare insieme a chef veri. Spesso Riccardo preparava dei piatti che poi mangiavamo tutti insieme».



Acclamato dai colleghi come miglior cuoco del gruppo, l'attore italiano ha scherzato: «Appena arrivato sul set ho detto che fate?, usate tutto questo burro?. Alla fine delle riprese abbiamo fatto una bella cena a casa di Bradley». E martedì sera Cooper, Miller e Scamarcio si sono anche accomodati nello stesso ristorante trasteverino in cui si rilassava il cast di Spectre, grazie alla concomitanza della promozione dei due film nella Capitale.



Il sapore del successo, però, arriverà nelle sale il 26 novembre, con una storia che delle cucine riflette anche la tensione e la competitività descritti in tanti cooking show: «Sono cresciuto guardando quei programmi in tivù - ha confessato Bradley Cooper - e ho imparato molto anche dal documentario Boiling Point, che seguiva Gordon Ramsay mentre cercava di ottenere la terza stella Michelin: per la prima volta ci ha permesso di sbirciare dietro le quinte di una cucina di alto livello, con tutta l'intensità, i drammi e la passione che comporta. Da lì si è diffuso il virus e ora ci sono intere reti dedicate alla cucina».



Per essere uno cuoco credibile sullo schermo, l'interprete di American Sniper ha imitato le mosse di Marcus Wareing, chef stellato usato come consulente per il film, “ma in passato ho lavorato anche in uno dei ristoranti di Ramsay, e da piccolo ho imparato a cucinare da mia nonna”.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Ottobre 2015, 10:09
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