'Fausto e Furio', Salvi e Battista a Leggo: "Siamo gli anti-Spiderman, ecco cosa fare con Francia e Spagna"

'Fausto e Furio', Salvi e Battista a Leggo: "Siamo gli anti-Spiderman, ecco cosa fare con Francia e Spagna"

di Alfio Cialdella
Fausto e Furio ovvero Enzo Salvi e Maurizio Battista arrivano in redazione a Leggo senza sgommare, senza derapate e ribaltamenti. Il film uscito ieri nella sale italiane è una parodia dei fortunati action-movie della serie Fast&Furious ma qui a Roma, con lo sciopero dei mezzi pubblici la città è bloccata. «Ci ho messo un'ora trovare un taxi», dice Enzo Salvi accaldatissimo e un po' rassegnato. 
 


Maurizio Battista se l'è cavata meglio. «Perché - ride Salvi - nelle scene di guida spericolate, a Frignano vicino Napoli, lui era alla guida. E io da navigatore ho visto San Pietro con le chievi tre-quattro volte». 
«Siamo la sfida romano-napoletana e comunque italiana a Spidrman nel cinema di luglio», dice Battista, che la vena del polemista e patriota ce l'ha sempre pulsante. «Spagna e Francia ci isolano coi porti chiusi ai migranti? Bene, allora lanciamo l'appello al boicottaggio: niente vacanze sulle loro spiagge. Italiani, dobbiamo reagire». I due comici romani abituati a sbancare i box office di cinema e teatro raccontano il film girato a Frignano nel casertano: «Due romani ereditano una officina nel casertano e dovranno vincere una gara automobilistica per salvarsi le penne». 
 


Nel film cavalcano una Lancia Delta integrale, quella dei tempi di Munari-Mannucci. 
Entrambi lavorano a progetti importanti: Maurizio si prepara ai suoi Cavalli Razza, megashow sulla comicità romana il 20 luglio al Centrale («ci lavoreranno 140 tra attori, gladiatori, cantanti, ballerini, orchestrali»), mentre Enzo Salvi si gode le notizie che arrivano da Riccione: «Sarò dentro due cinepanettoni a Natale: il film con Boldi Natale da Chef e il best of di 35 anni di commedie natalizie di Aurelio De Laurentiis». 



«Nel film abbiamo caratteristi eccezionali, soprattutto napoletani, come Scapece o Maurizio Mattioli», dicono i due. Che poi giocano col numero di copie col produttore: «Allora 1600 in Italia, il doppio di Zalone. 9 mila in Cina. Mentre per francersci e spagnoli niente: se non aprono i porti per aiutare l'Italia coi migranti, niente Fausto&Furio per loro».
Un pomeriggio con Enzo e Maurizio è però molto altro: «Una puntata di Battistology dal museo della cacca».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 11:13
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