14 anni senza Alberto Sordi, 15 curiosità della carriera di Albertone

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di Luigi Garofalo
Alberto Sordi è venuto a mancare il 24 febbraio 2003 all'età di 83 anni. Ecco la sua carriera in 15 punti

1920: nasce il 15 giugno a Roma, in Via San Cosimato nel cuore di Trastevere.
1936: Abbandonata la scuola e s’iscrive all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, dalla quale sarà espulso per la forte inflessione romanesca. Quest’insuccesso lo spinge a fare del suo “difetto” un punto di forza e l’origine della sua grande comicità. Torna a Roma dove avrà il suo primo contatto con il cinema partecipando come comparsa al film “Scipione l’Africano”.
1947: È l’anno dell’esordio alla radio con i programmi di varietà “Rosso e nero” e “Oplà” presentati da Corrado. Il suo primo personaggio, il ‘Signor Dice’, ha un grande successo di pubblico e delinea il prototipo dell’italiano medio in modo ironico e dissacrante.
1953: Anno fondamentale per la sua carriera cinematografica: Sordi conquista la critica con “I vitelloni” di Federico Fellini e con “Un giorno in pretura” di Steno, il cui personaggio Ferdinando Moriconi detto “l’americano” segna una svolta nel cinema italiano di costume.
1954: Il cinema consacra Alberto Sordi: in un solo anno escono 13 film da lui interpretati, fra cui “Il seduttore” di Franco Rossi, “Il matrimonio” di Antonio Petrucci e “Un americano a Roma” di Steno, nel quale reinterpreta Nando Moriconi, il celeberrimo “americano” di “Un giorno in pretura”. Ottiene il “Nastro d’argento” come miglior attore non protagonista per “I vitelloni”.
1959: È la volta de “La grande guerra” di Mario Monicelli.
1960: Grazie alla sua interpretazione ne “La grande guerra” riceve il secondo “Nastro d’argento” come migliore attore protagonista e il suo primo “David di Donatello”.
1966: In televisione prende parte, con Mina e le sorelle Kessler, a “Studio Uno”.
1972: Escono altri due film: “Lo scopone scientifico” di Luigi Comencini e “La più bella serata della mia vita” di Ettore Scola e riceve il “David di Donatello” per “Detenuto in attesa di giudizio”.
1977: Grande successo di “Un borghese piccolo piccolo” diretto da Mario Monicelli. La sua toccante e drammatica interpretazione gli varrà il “David di Donatello” e “La grolla d’oro”. Interpreta, inoltre, tre episodi de “I nuovi mostri” (“First Aid” di Mario Monicelli, “Come una regina” di Dino Risi e “L’elogio funebre” di Ettore Scola).
1980: Anno memorabile: interpreta ‘Il marchese del Grillo” diretto da Monicelli.
1983: Con il “Tassinaro” Sordi è ancora il regista di se stesso
1986: Un altro grande successo arriva con il film “Troppo forte” in cui Albertone è diretto da Carlo Verdone.
1999: Il 16 giugno gli viene assegnato il “David di Donatello” per i sessant’anni di straordinaria carriera.
2000: Il 15 Giugno Albertone compie 80 anni e Rutelli gli cede, per un giorno, lo “scettro” di Sindaco di Roma.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Febbraio 2017, 16:15
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