Maturità, via la terza prova. Cambia anche l'esame di terza media

Maturità, via la terza prova. Cambia anche l'esame di terza media
Grandi novità in vista per gli studenti che dovranno affrontare gli esami di Maturità e di Terza Media nei prossimi anni. Nel maxi pacchetto di decreti approvati recentemente dal consiglio dei Ministri, con cui il Governo ha fatto un ulteriore passo avanti nell’attuazione della legge sulla ‘Buona Scuola’, si prevede anche una sostanziale modifica delle prove finali dei cicli di studio.

Si vociferava da tempo che al ministero dell’Istruzione stessero pensando di mettere mano ai due esami; ora ne abbiamo la conferma. Era dai tempi dell’introduzione della terza prova e del nuovo scritto d’Italiano che non si assisteva a un cambio di passo del genere. Anche se bisogna attendere ancora un po’: le novità saranno infatti operative solo dopo la ratifica del Parlamento e comunque non prima del prossimo anno scolastico (2017/2018). Ma cosa prevede la riforma? Skuola.net ha riassunto in modo schematico i punti principali.

Maturità 2018: via la terza prova, nuovi punteggi, valutata l’alternanza scuola-lavoro
Non è durata neanche un ventennio: la terza prova fece il suo esordio nella Maturità ’98 ma è sempre rimasta un’eterna incompiuta. Il fatto che ogni commissione decidesse come strutturarla non l’ha mai resa un metro di giudizio chiaro e condiviso. Per questo, per lei, è già arrivato il tempo della pensione.
Le prove scritte, dunque, tornano due (come ai vecchi tempi): quella d’Italiano – uguale per tutti gli indirizzi – e la seconda prova, decisa sulla base delle materie caratterizzanti i singoli corsi. Per il classico, ad esempio, si continuerà sull’alternanza greco-latino; allo scientifico il ballottaggio sarà sempre tra matematica e fisica; e così via.
Immutato, invece, il punteggio finale: il minimo sarà 60, il massimo 100 (e Lode). Ma allora, come far tornare i conti? Spalmando i crediti sulle prove restanti. Verrà dato maggior peso alla carriera scolastica dei maturandi e, anziché all’attuale 25, gli studenti potranno aspirare al 40. Leggeri aumenti anche per le prove scritte che metteranno in palio 20 punti al posto dei 15 attuali. Depotenziato il colloquio orale – il massimo non sarà più 30 punti ma 20, come gli scritti - in cui rimane la possibilità di portare la tesina ma che terrà anche conto di una relazione sull’attività di alternanza scuola-lavoro svolta durante l’ultimo triennio delle superiori.

Nessuna nuova, invece, per quel che riguarda le commissioni. Resterà la composizione mista: 3 interni più 4 esterni (compreso il presidente). Infine farà la sua comparsa la tanto temuta prova Invalsi anche se, per ora, si tratta di un esperimento: si svolgerà durante il quinto anno e sarà valutata a parte (verrà rilasciato un attestato, allegato al diploma). Ma, attenzione, il suo superamento sarà uno dei requisiti per accedere all’Esame di Stato.

Terza Media: niente Invalsi all’esame, più peso al curriculum scolastico
Cambiamenti sostanziali anche per i ragazzi più piccoli che, dal 2018, troveranno alcune novità all’esame di Terza Media. Sparisce dagli scritti la prova più ostica: il test Invalsi, che negli scorsi anni ha contributo ad abbassare il giudizio di molti studenti delle medie. Anche se non scomparirà del tutto: all’Invalsi, infatti, sarà dedicata una finestra durante l’ultimo anno e comunque verrà presa in considerazione ai fini del voto finale.
Le prove scritte, dunque, perdono un pezzo: in passato potevano arrivare anche a 5, dall’anno prossimo potranno essere al massimo 4; dipenderà dalle scelte delle singole scuole. Italiano e Matematica saranno simili ovunque. Per le Lingue si apre un capitolo a parte: qualcuno farà svolgere un test su una sola lingua straniera, altri ne sosterranno due distinte, altri ancora accorperanno due lingue in una sola prova.
Resta saldo al suo posto il colloquio orale, chiamato a valutare le ‘competenze trasversali’ acquisite durante il triennio. Rispetto al passato, però, alle commissioni d’esame sarà richiesto di dare maggior peso al percorso scolastico.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Gennaio 2017, 13:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA