"Basta rassegnazione": la lettera aperta del ministro Fedeli agli studenti

"Basta rassegnazione": la lettera aperta del ministro Fedeli agli studenti
«Care ragazze, cari ragazzi, delle vostre lettere mi hanno colpito profondamente due sentimenti che esprimete: la delusione e la fiducia. La delusione che avete provato nel vedere disatteso il rispetto dei vostri diritti, della vostra sete di conoscenza e delle vostre ambizioni. E la fiducia che comunque nutrite nei confronti della scuola, a cui chiedete di garantirvi insegnanti che sì vi impartiscano lezioni, ma anche che credano nelle vostre potenzialità e riescano a trasmettervi passione e consapevolezza delle vostre capacità. Voglio dirvi che la scuola che stiamo cercando di realizzare per voi è esattamente quella che desiderate».

Così, in un intervento su La Stampa, la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli. «La scuola - scrive Fedeli - deve essere il laboratorio in cui definite cosa sarete e per questo non può esserci in essa alcuno spazio per la stanchezza, la delusione, la rassegnazione. Né vostra, né delle vostre e dei vostri insegnanti. Agiremo per eliminare queste parole dal vostro "vocabolario scolastico"».

«Sappiamo che la scuola è per le studentesse e gli studenti. Per questo serve alle vostre e ai vostri insegnanti, che non possono restare appesi per anni ad un destino incerto. E serve soprattutto a voi, che avete diritto a trovare le docenti e i docenti in cattedra dal primo giorno di scuola», aggiunge Fedeli, elencando gli interventi che «in continuità con il Governo che ci ha preceduti, stiamo cercando di mettere ordine e stiamo tornando a dare centralità al ruolo delle docenti e dei docenti» e «mi auguro che anche chi verrà dopo di noi prosegua questo cammino».

«Gli uffici di Viale Trastevere sono la vostra "casa", lavoriamo insieme perché il nostro impegno, la nostra volontà, i nostri scopi sono condivisi», conclude. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2017, 09:29
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