Buche e crateri, il Campidoglio arruola anche i vigili: 300 agenti a guardia delle voragini

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di Lorenzo de Cicco
Arrivano i nostri (vigili). Per piantonare le famigerate buche spuntate un po' ovunque dopo il grande gelo di fine febbraio, il Campidoglio ha chiesto alla Municipale di raddoppiare il contingente di pizzardoni per i crateri. Il comando generale ha già allertato i suoi uomini: quasi 300 saranno impiegati, ogni giorno, a fare la guardia alle voragini, a stilare rapporti per il dipartimento Lavori pubblici o per i municipi, a saettare da una parte all'altra dell'Urbe per rincorrere gli sfarinamenti del bitume - anche perché le piogge previste tra oggi e domani non promettono miglioramenti, anzi.

Considerando che, agente più agente meno, i vigili impiegati ogni giorno nei «servizi esterni» legati alla viabilità sono all'incirca 1.500, significa che un pizzardone su cinque, nei prossimi giorni, sarà arruolato per la guerra alle buche. Lotta impari, va detto, considerando il numero di crateri che fioriscono su vie e piazze della Città eterna e gli addetti del Corpo di via della Consolazione. Di norma gli agenti che si occupano della materia sono poco più di 150: un paio di pattuglie da due uomini per ciascuno dei 15 gruppi municipali, divisi su tre turni.

Ma per far fronte agli squarci comparsi sulle strade nelle ultime due settimane servirà uno sforzo extra, come ha chiesto l'assessora Margherita Gatta nella riunione di venerdì pomeriggio con i vertici del dipartimento Lavori pubblici e della Polizia locale. Il lavoro, d'altronde, non manca.

COPERTA CORTA
Il rischio è che la coperta sia troppo corta, perché spedendo i vigili a sorvegliare le voragini, restano meno uomini per dirigere il traffico. Anche perché, come spiegano i sindacati dei caschi bianchi, «una volta individuata una buca, va presidiata fino a quando non viene tappata dagli operai, altrimenti in caso di incidente al vigile potrebbe essere contestata una responsabilità penale». Un rischio di cui logicamente nessuno vuole farsi carico, ecco perché spesso gli agenti rimangono inchiodati accanto alle fosse nel catrame per ore e ore, prima di rimontare in macchina e dirigersi altrove.

INCETTA DI SACCHETTI
Per ridurre le attese, si è arrivati al paradosso dei rattoppi fai-da-te anche tra gli agenti. Modello tappami, insomma, quel gruppo di cittadini, arcistufi di aspettare le ditte ingaggiate dal Campidoglio, che con pala e bitume va rabberciando le strade alla buona. «Conosco vigili che hanno comprato sacchi di asfalto freddo per riempire le buche e potersi dedicare ad altre mansioni», racconta Francesco Croce, segretario cittadino della Fp Uil. Con quali soldi è stato acquistato il bitume? «Col loro stipendio», sostiene il sindacalista.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 07:58
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