Weinstein: una attrice britannica lo accusa di sfruttamento della prostituzione

Weinstein: una attrice britannica lo accusa di sfruttamento della prostituzione

di Giacomo Perra
Non solo molestie. Harvey Weinstein, l’ormai ex re dei produttori di Hollywood, si sarebbe reso colpevole anche del reato di sfruttamento della prostituzione. Questa, almeno, è l’ipotesi che arriva da New York, dove è stata depositata l’accusa di Kedian Noble, attrice inglese che ha denunciato l’esistenza, nel recente passato, di una sorta di mercato del sesso gestito dal tycoon con la complicità dei dipendenti della sua compagnia.

La Noble racconta, infatti, che alcuni impiegati della Weinstein Company erano soliti facilitare i presunti piani criminosi del loro boss, che, nei suoi frequenti viaggi all’estero, avrebbe «reclutato attrici per incontri sessuali forzati dietro la promessa di lavoro».
 

Ciò sarebbe accaduto anche durante il Festival di Cannes del 2014, quando, come rivelato dalla denuncia, il produttore avrebbe contattato un suo sottoposto, il quale, a sua volta, su ordine del primo, avrebbe mandato a chiamare la Noble per dirle che «doveva essere una brava ragazza e fare qualunque cosa Weinstein desiderasse» perché «se lo avesse fatto» il potente manager «avrebbero lavorato ancora con lei».

Dopo quell’ammonimento, l’attrice si sarebbe recata nella stanza d’albergo del fondatore della Miramax per un colloquio ma lì, invece che parlare di lavoro, sarebbe stata costretta ad accarezzare il corpo del tycoon. «Non sono piu' la stessa persona, sono andata in terapia. Ma dovevo tenerlo per me, l'ho tenuto per me», ha detto la Noble parlando del presunto episodio di violenza, un episodio che Weinstein, al contrario, non ha commentato.
 
 
 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2017, 17:59
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