Macerata, Salvini: "Violenza colpa dei tifosi dell'immigrazione, non conosco Traini"

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Chi si aspettava una parziale assunzione di responsabilità rimarrà deluso: per Matteo Salvini, che ha parlato al Corriere della Sera dopo i fatti di Macerata, «la violenza è istigata dai delinquenti tifosi dell'immigrazione di massa, sono loro a seminare odio e paura».



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«Mi sono appena fatto un giro sui siti di informazione e sui social. Ho trovato moltissime reazioni assolutamente condivisibili: tutti condannano ogni episodio di violenza, e io sono il primo, ma tutti collegano questo e altri episodi ai danni dell'immigrazione» - ha commentato il leader della Lega - «Laura Boldrini e Pietro Grasso negano l'evidenza, ma che l'immigrazione fuori controllo porti con sé rabbia e scontro sociale è un fatto. Noi, dal 5 marzo lavoreremo proprio per superare eventi come quello di Macerata».

Quanto all'assalitore, Luca Traini, ex candidato della Lega alle ultime amministrative Salvini diche di aver incontrato «i nostri candidati al Parlamento. Loro li conosco e per loro posso garantire. Poi, in Italia ci sono 8 mila comuni, mi pare difficile conoscere tutti. Traini era incensurato, ma nella testa delle persone è difficile entrare. Detto questo, a me non interessa se uno che spara è di destra, di sinistra o leghista: il posto suo è la galera». Secondo Salvini il problema di Macerata o di ogni altra città «non è lo sbarco di ieri o quello di domani. È il milione di clandestini che circola: le espulsioni sono soltanto 15 mila all'anno. Così, ci mettiamo 40 anni a espellere chi non ha il diritto a restare. La priorità del prossimo governo sarà questa: invertire il rapporto tra sbarchi ed espulsi».
Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Febbraio 2018, 10:45
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