L'idea del Pd: la Boschi candidata “blindata” in Umbria

L'idea del Pd: la Boschi candidata “blindata” in Umbria

di Federico Fabrizi
PERUGIA - Il Pd ha due posti blindati alla Camera e altri due al Senato. Uno potrebbe prenderselo Maria Elena 
Boschi. I grillini ne hanno uno di qua e uno di là certi. Il centrodestra è più difficile da decifrare. Inizia così la partita per le prossime candidature al Parlamento. È già scattata la corsa alle posizioni migliori in lista, quelle che danno “partita vinta a tavolino”: seggio sicuro. La battaglia è ancora sotto traccia, presto sarà in campo aperto. Il Rosatellum, infatti, è una legge elettorale che consente d’intuire buona parte di deputati e senatori ben prima della data del voto, scorrendo le candidature.
I posti sicuri sono quelli nelle liste del proporzionale, saranno eletti così i due terzi del Parlamento. Altra storia per i collegi uninominali - che in Umbria saranno cinque, tre alla Camera e due al Senato - ed in cui vale la regola del “chi arriva primo, anche per un voto, vince”. Il proporzionale mette a disposizione per l’Umbria sei deputati e cinque senatori. Questo vuol dire che il primo deputato sicuro scatta a quota 16,6 per cento (100 diviso 6 fa 16,6). Un senatore “pieno”, invece, arriva ad altezza 20 per cento (100 diviso 5). Si possono prendere come riferimento le elezioni regionali del 2015, un’operazione che farà rabbrividire i politologi più integerrimi contrari a paragonare le mele con le pere ma utile per capire cosa può accadere.
Alla Camera, ad esempio, il partito democratico che si attende un risultato certamente al di sopra del 30 per cento può giocarsi due posti sicuri. Il Movimento 5 Stelle (14 per cento alle regionali del 2015) avrà un eletto certo. Gli altri tre posti sono i più incerti: verosimilmente due andranno al centrodestra, uno a Forza Italia e uno alla Lega. Al Senato lo schema potrebbe ripetersi in maniera speculare: due seggi al Pd, uno ai grillini e due al centrodestra. Proprio perché sicuri, i posti migliori vengono utilizzati dalle segreterie nazionali dei partiti per “sistemare comodi” i big. Tanto per fare un esempio, nel 2013 l’Umbria conobbe appena qualche settimana prima del voto un garbato studioso di storia: Miguel Gotor. Lui venne eletto al Senato col Pd da una “posizione sicura” in lista voluta da Pierluigi Bersani. Oggi Gotor è a fianco di Bersani tra i leader di Mdp. Stavolta potrebbe toccare a Maria Elena 
Boschi. Tra le ipotesi c’è che la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio sia traghettata dalla sua Toscana alla vicina Umbria, in una posizione tranquilla che le garantirebbe la rielezione in Parlamento.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Novembre 2017, 16:53
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