Matteo Renzi: “La sinistra radicale fa un favore a Salvini e Berlusconi. Ma comanderà Grasso o D'Alema ?”

Matteo Renzi: “La sinistra radicale fa un favore a Salvini e Berlusconi. Ma comanderà Grasso o D'Alema? ”
«Mi ha colpito molto quella vicenda. Diamo per scontato che le nuove generazioni sappiano tutto: il capo degli Skinheads non solo ha fatto quella sceneggiata ma è andato in radio e ha detto cose che fanno venire i brividi, che ha dei dubbi sugli ebrei morti. Stiamo sottovalutando un'ignoranza che diventa pericolosa occasione alla violenza per farsi strada». Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi a «Che tempo che fa». «Bisogna dire parole chiare: sul nazifascismo non si scherza e quelle parole vanno rifiutate e respinte. A Como sabato prossimo spero ci siano tutti, indipendentemente da come votano, destra, sinistra o Cinque stelle. Sono molto preoccupato», aggiunge il segretario Pd. «Questi temi sono patrimonio di tutte le forze politiche. Meloni non dica che i problemi sono altri, non sottovalutiamo».

«Il Pd chiederà martedì la calendarizzazione della legge. Faremo di tutto che il provvedimento sia approvata. La frase di Salvini, mi occupo di vivi e non di morti è di una violenza inaudita verso i malati di Sla, delle malattie degenerative. È come trattarli come cittadini di serie B».

Che ne pensa di Silvio Berlusconi che lancia il generale Gallitelli? «Un Paese che ha bisogno di un generale in pensione non eletto mai, non sta benissimo. Conoscendolo, penso sia la persona meno adatta a fare il presidente del Consiglio».

«Penso che sia normale che finché sei il premier le persone importanti siano con te, quando non lo sei no. Magari non è bello ma normale. Io non cambio idea su di loro», ha aggiunto Renzi a proposito della presa di distanza di Marchionne, De Benedetti o Lapo Elkan.

«C'è una straordinaria diversità tra noi e la destra: noi litighiamo e lo facciamo vedere, loro litigano su tutto ma non lo fanno mai vedere. Ma poi succede che su Gallitelli poi Salvini e Meloni prendono le distanze da Berlusconi e Berlusconi dice di essere stato frainteso».

È ancora possibile ritrovarsi con Liberi e uguali prima delle elezioni? «Speriamo sempre. Abbiamo fatto di tutto per evitare gli elementi di divisione e scontro. Poi però a un certo punto serve chiarezza verso gli elettori».

«Noi siamo rispettosi ci ciò che avviene alla nostra sinistra, certo ci dispiace. È difficile che non ci sia l' atteggiamento del passato di attaccare il leader vicino. A Grasso faccio in bocca a lupo. Poi bisogna capire se comanderà Grasso o D'Alema». Renzi ha ricordato che D'Alema ha attaccato altri leader nel passato: «lo ha fatto con Occhetto, con Prodi e Veltroni».

«Se ci troviamo chi dice che va tutto male posso dire che il Pd ha un gruppo dirigente affiatato, una squadra, abbiamo tanti nomi. Il segretario è anche il candidato premier ma con questa legge è il colle che indica il premier. Ma noi anche dal punto di vista umano ci vogliamo bene. Non dico che voglio bene a D'Alema, ma tra di noi c'è un rapporto anche personale».

«La partita sarà tra tre poli. Noi siamo una squadra. Io sono il segretario del Pd, due milioni di persone mi hanno chiesto di farlo. Poi avendo il referendum riportato le lancette indietro, l'incarico lo dà il presidente della Repubblica. Se permette la preoccupazione è che l'incarico lo dia a Salvini, Berlusconi o Di Maio». 

«Per me è prioritario il lavoro, quando sono diventato premier c'erano 22 milioni di posti di lavoro, ora sono 23, nella prossima legislatura dovranno essere 24 perché è l'unico modo per essere seri. Magari con qualche soldo in più, ma non citerò gli 80 euro che sono sacrosanti».

Lo ius soli riguarda «persone, è una legge che abbiamo scritto noi.
Mi ricordo bene le discussioni... Voglio dire a chi da casa ha dei dubbi sullo ius soli: non si collega di per sé al tema immigrazione, ma riguarda Miriam, nata a Careggi, cresciuta con mia figlia, parla con la C aspirata. Il punto è che va approvato, ma inserisce il percorso di un cittadino nell'ambito pieno dei diritti della cittadinanza. Dobbiamo chiedere con la stessa forza con cui riconosciamo i diritti, il rispetto delle regole da parte di tutti. È per questo che proponiamo il diritto di cittadinanza, perché tu non sia un cittadino di serie B».

Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Dicembre 2017, 21:50
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