Salvini, prove di governo: "Presidenza Camere ai due vincitori". Orfini: "Alleanze con M5S? Sarebbe la fine del Pd"
di Alessandra Severini
Su una cosa però Lega e M5s hanno già trovato l'accordo. Dopo l'apertura di Beppe Grillo a una candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2026, anche Matteo Salvini si dice pronto a discuterne: “Tutto quello che porta l'Italia a crescere è per noi ok. Ovviamente nel rispetto del territorio”. Il termine per comunicare al Cio la candidatura è il 31 marzo.
Si apre oggi, con la direzione del Pd convocata al Nazareno, la fase post-renziana. Il segretario dimissionario non terrà la relazione e quasi certamente neanche parteciperà. C'è chi lo dà già al lavoro per formare un nuovo partito. Sarà il vicesegretario Martina, affiancato da un organo collegiale, a condurre il partito fino all'assemblea che si terrà entro metà aprile. Difficile che si decida di indire primarie per la scelta del nuovo segretario, più probabile che sia l'assemblea a nominare un segretario reggente. Sarà un fedelissimo di Renzi? Questo è tutto da vedere sebbene l'ex segretario possa vantare ancora una solida maggioranza nell'assemblea del partito. Per questo fra i nomi più gettonati c'è quello di Graziano Delrio, renziano ma non troppo, che potrebbe mettere d'accordo varie componenti. O ancora quello di Carlo Calenda, anche se lui nega di puntare alla segreteria del partito a cui si è appena iscritto.
Quello che per ora il Pd – ad eccezione di Michele Emiliano – sembra escludere in modo compatto è un'alleanza di governo con i 5 stelle. “L'accordo con il M5s non esiste in natura – ha detto il presidente dem Matteo Orfini – Sarebbe la fine del Partito democratico”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 08:59
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