Come si vota con la nuova scheda elettorale: guida al Rosatellum per il 4 marzo

Come si vota con la nuova scheda elettorale: guida al Rosatellum per il 4 marzo
Come si vota il 4 marzo con la nuova scheda elettorale. Una breve guida al Rosatellum.
Siamo alle porte delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo 2018. A distanza di qualche mese dallo scioglimento delle Camere, i cittadini saranno chiamati alle urne per decretare la spartizione dei seggi in Parlamento. La nuova legge elettorale, il Rosatellum, approvata in via definitiva al Senato il 26 ottobre 2017 dopo la stroncatura da parte della Corte Costituzionale dell'Italicum per la Camera e della legge Calderoli per il Senato - sarà applicata per la prima volta in questa tornata elettorale. Nuova scheda e nuovo metodo: ecco una breve guida al neo sistema elettorale e un chiarimento sugli errori da evitare per non invalidare il voto. 



IL ROSATELLUM Anzitutto, proviamo a far chiarezza sulla legge elettorale, che ha fatto tanto discutere i diversi schieramenti politici.
Il Rosatellum - che prende il nome dal suo ideatore, il capogruppo del PD alla Camera Ettore Rosato - si configura come un sistema elettorale misto: proporzionale e maggioritario. Il Parlamento verrà così costruito attraverso due modalità distente: una definita uninominale ed una proporzionale. Cosa significa?
- 'uninominale' significa semplicemente che in ciascun collegio (uninominale) viene eletto il candidato - indicato dai partiti o dalla coalizione -  più votato.
- 'proporzionale' significa che in un colleggio i seggi sono divisi in porporzione ai voti persi dalla coalizione o dal singolo partito. 
1|3 dei seggi tra Camera e Senato verrà assegnato attraverso il confronto diretto nei collegi uninominali.
2|3 dei restanti seggi invece saranno eletti col sistema proporzionale.
Va precisato che questo nuovo sistema elettorale presenterà, ancora una volta, le liste bloccate (cioè i cui canditati saranno direttamente indicati dai capo-partito o dai leader dell'assemblaggio della coalizione). Il blocco sarà doppio: oltre a quello interno a ciascun listino in cui compaiono i candidati nel collegio plurinominale (da eleggere con sistema proporzionale) esiste quello tra questi ultimi e il candidato nel collegio uninominale (da eleggere con il sistema maggioritario: chi prende un voto in più ottiene il seggio).


LA NUOVA SCHEDA Vediamo ora da vicino come si presenterà la scheda. Questa sarà suddivisa per aree che corrispondono essenzialmente al partito o alla coalizione.
Entro ogni area ci sarà un rettangolo con un nome unico che rappresenta il canditato nominato dal partito o dalla coalizione di riferimento nel colleggio uninominale in cui l'elettore ha la residenza. È probabile che all'interno di questo colleggio non ci sia un candidato del partito di riferimento dell'elettore, ma uno partorito dalle scelte dettate dagli equilibri della coalizione. Ciò perchè all'uninominale ogni coalizione può presentare un solo candidato.

La lista dei candidati dei vari partiti che assieme formano la coalizione, sarà presentata sotto lo spazio rattagolare previsto per il singolo candidato sostenuto da quest'utlime: i nomi scritti sotto al simbolo corrispondono ai nomi dei candidati nominati da quel partito nel collegio proporzionale.  

MODALITÀ DI VOTO I segni che si possono fare sulla scheda saranno al massimo due: uno per indicare il nome del candidato nel colleggio uninominale e uno per scegliere la lista che lo sostiene. Attenzione però: non è previsto il voto disgiunto. I segni devono essere fatti nella stessa area perchè non si può votare per un candidato all'uninominale e poi scegliere un partito che non sia compreso nella coalizione che appoggia quello stesso candidato. Se si indica una lista presente in un'altra coalizione, la scheda verrà invalidata.
Ma la stortura più evidente di questa nuova legge è l'impossibilità di scegliere a quale candidato di quella determinata lista si voglia dare il voto: non sono previste le preferenze e ogni altro segno sulla scheda rischia di annulare il voto. 
Indicando invece solo il partito – nella parte proporzionale – il voto verrà assorbito anche dal candidato appoggiato da quel partito nel collegio uninominale. I voti accumulati attraverso l'indicazione del solo candidato uninominale, verranno invece distribuiti proporzionalemnte a quelli ricevuti dalle liste che appoggiano quel candidato nell'uninominale. In altri termini: se una certa lista che fa parte dell'assemblaggio della coalizione riceve il 20% dei voti, riceverà pure il 20% dei voti di coloro che hanno solamente votato il candidato uninominale, senza invece indicare nessuna lista.
In sintesi, se si vuole dare il voto ad una certa coalizione ma non si vuole allo stesso tempo dare il proprio voto al candidato che quella coalizione ha nominato nel colleggio uninominale, non resta altro da fare che votare per un'altra coalizione. 
Se invece l'elettore decide di votare per un determinato candidato, senza però voler votare per uno dei partiti che lo sostengono, bisognerà eprimere anche una seconda scelta per un partito che non sia quello di riferimento di quel candidato. Ribadiamo però, che non dev'essere un partito fuori da quella determinata coalizione, altrimenti la scheda verrà annullata. 

SOGLIE DI SBARRAMENTO Sono infine previste diverse soglie di sbarramento, cioè percentuali di voti al di sotto delle quali non si viene ammessi alla ripartizione dei seggi nei collegi plurinominali. Eccole:
3% dei voti ottenuti a livello nazionale; valida per le liste singole;
20% dei voti ottenuti a livello regionale; valida, alternativamente e solo al Senato, per le liste singole;
20% dei voti ottenuti a livello regionale, o elezione di due candidati nei collegi uninominali; valida, alternativamente, per le liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute presentate esclusivamente nelle regioni a statuto speciale in cui sia prevista una particolare tutela di tali minoranze;
10% dei voti ottenuti a livello nazionale; valida per le coalizioni, purché comprendano almeno una lista che abbia superato una delle altre tre soglie previste.
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Gennaio 2018, 10:10
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