Divorzio Berlusconi-Lario, revocato l'assegno da 1,4 milioni al mese a Veronica. Ora dovrà restituire 60 milioni

Divorzio Berlusconi-Lario, revocato l'assegno da 1,4 milioni al mese a Veronica. Ora dovrà restituire 60 milioni
Veronica Lario non ha diritto all'assegno di divorzio di 1,4 mln al mese e dovrà restituire a Silvio Berlusconi circa 60 mln di euro. Lo ha deciso Corte d'Appello di Milano che ha accolto l'istanza dell'ex premier di applicare la recente sentenza sull'assegno di divorzio della Cassazione per cui conta il criterio dell'autosufficienza economica e non il tenore di vita goduto durante le nozze. Il Cavaliere aveva sostenuto che la sua ex moglie con liquidità per 16 milioni, gioielli e società immobiliari, è autosufficiente.
 
 

Lo scorso 20 settembre il pool di avvocati della signora Lario guidati da Cristina Morelli avevano sostenuto che il nuovo orientamento sancito dalla Suprema Corte era «sbagliato» e che non si doveva applicare e avevano, invece, invocato la legge sul divorzio laddove, all'articolo 5, fornisce indicazioni sull'assegno di mantenimento.
L'avvocato Pier Filippo Giuggioli ha, invece, insisto ritenendo che la ex moglie di Berlusconi, a prescindere dalla sentenza della Cassazione Grilli-Lowenstein di cui comunque aveva chiesto l'applicazione, non avesse diritto agli alimenti in quanto ha liquidità per 16 milioni (come è spiegato nella sentenza di separazione del Tribunale del dicembre 2012), gioielli ed è socia unica della immobiliare 'Il Poggiò che ha patrimonio di 78 milioni. Veronica Lario, per i tre anni della separazione, ha ricevuto dall'ex premier un assegno mensile di 2 milioni. Assegno che inizialmente era di tre ma che poi è stato ridotto sempre in appello a Milano con conferma della Suprema Corte.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Novembre 2017, 17:51
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