Renzi: "Noi uniti o vincono i populisti". M5S, Fico a Di Maio: "Non sei il capo"
di Alessandra Severini
Ma se i toni sono da campagna elettorale, le regole del gioco sono ancora tutte da scrivere. Il Pd è nervoso e teme imboscate sulla nuova proposta di legge elettorale, che almeno a parole sembra trovare l'appoggio di FI e Lega. I dem però se la prendono con il presidente del Senato Pietro Grasso che, sul Rosatellum 2.0, ha invitato a «guardare agli interessi dei cittadini e non dei partiti». «Usa argomenti da antipolitica» ha ribattuto seccato Matteo Orfini. Comunque il testo dovrebbe arrivare in aula il 4 ottobre dopo il passaggio in Commissione.
Intanto i 5 stelle hanno incoronato Luigi Di Maio candidato premier e capo politico del Movimento, votato da 30 mila iscritti su 37 mila partecipanti. Numeri non esaltanti, che rinfocolano la polemica con l'ala ortodossa del Movimento. La kermesse nazionale, infatti, non ha ricucito la frattura interna. Roberto Fico, che sul palco di Rimini non è mai salito, ha tenuto a sottolineare che «il candidato premier è il capo della forza politica, riferito alla legge elettorale Italicum, e non capo della vita politica generale a tutti i livelli del Movimento 5 stelle. Questa è una grande distinzione».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2017, 08:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA