Di Maio: mai pensato a larghe intese, senza accordo sui temi si torna al voto

Di Maio: «Mai pensato a larghe intese, senza accordo sui temi si torna al voto»
«Per quanto mi riguarda non ho mai prospettato le larghe intese, le larghe intese hanno ammazzato l'Italia. La Reuters ha rilanciato un titolo sbagliato, il giallo non è su quello che ho detto ma tra voi e la Reuters». Lo afferma, parlando con i cronisti prima del suo intervento a Assolombarda, il candidato premier M5S Luigi Di Maio smentendo quanto riportato dall'agenzia di stampa Usa secondo la quale Di Maio, nell'incontro di ieri nella City, avrebbe detto di assere disponibile a un governo con Fi, Pd e Lega. 

«Se il M5S non avrà una maggioranza assoluta faremo un appello pubblico alle forze politiche per mettere insieme i temi», spiega Di Maio. «A Londra tutti mi hanno chiesto di risolvere il problema dei tempi della giustizia in Italia, che sono troppo lunghi e gli investimenti in Italia non si fanno soprattutto per questo», spiega ancora.
E in riferimento alla notizia della Reuters, ricorda come «abbia parlato in italiano, con esponenti italiani di fondi di investimento» stranieri.


«Oggi siamo attorno al 30% con un potenziale fino al 35%, abbiamo un Pd attorno al 20% e un centrodestra che è attorno al 35% ma con una battuta di arresto dovuta al fatto che FI e Lega si scambiano i voti. La sera del voto faremo un appello ai partiti per chiedere di convergere su dei temi, se ci saranno i presupposti sui temi, potremo far partire la legislatura. Non vedo un incastro Pd-FI, né un incastro FI-Lega-Fdi e quindi l'unica alternativa è che si torni a votare. Ma noi non vogliamo lasciare il Paese nel caos». 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Febbraio 2018, 16:50
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