Visite mediche, cresce l'attesa

Visite mediche, cresce l'attesa
Antonio Caperna
Ben 65 giorni d'attesa per una visita medica nella Sanità pubblica, con punte di 56 per ortopedia, 88 per oculistica (era 61 nel 2014) e 96,2 per una colonscopia, a fronte di un'offerta privata ben più rapida: circa 7 giorni, che diventano 32 nel privato convenzionato. Inoltre i costi sono sempre meno distanti tra pubblico e privato.
È quanto emerge dallo studio Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi Sanitari Regionali tra il 2014 e il 2017, condotto da Crea, commissionato dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni. L'indagine si basa su un campione di oltre 26 milioni di utenti, (44% della popolazione totale) in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania. Nel pubblico si va da 22,6 giorni per una radiografia articolare, 96,2 giorni da trascorrere prima di sottoporsi ad una colonscopia. In Intramoenia le stesse prestazioni registrano attese invece di 4,4 (Rx articolare) e 6,7 (colonscopia). Nel privato convenzionato rispettivamente di 8,6 e 46,5; nel privato a pagamento di 3,3 e 10,2. Il privato si legge nel rapporto riduce drasticamente i tempi di attesa per prestazioni mediche e anche il privato convenzionato garantisce un servizio molto più rapido rispetto a quello del sistema pubblico.
I costi sono mediamente abbastanza cari ma spesso non molto distanti dal costo del ticket pagato nelle strutture pubbliche e private accreditate.
Un aspetto interessante da notare è come i costi del privato talvolta siano persino inferiori a quelli dell'intramoenia. Per una visita oculistica in sanità privata, lo studio rileva come nel 2017 si siano spesi circa 97 euro a fronte dei 98 euro dell'intramoenia. Per una ecocardiografia 93 euro nel privato e 103 in intramoenia. Per una radiografia agli arti il privato chiede in media 42 a fronte di 50 euro, mentre l'ecografia alla tiroide viene circa 68 euro in entrambi i casi.
«La sanità privata ha trovato un suo specifico posizionamento derivante dalle inefficiente del pubblico - osserva la Fp Cgil- e fa riferimento all'offerta pubblica per calibrare la propria e rendersi competitiva puntando sul rapporto qualità/prezzo che si evidenzia accorciando i tempi d'attesa applicando prezzi di poco superiori al ticket».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Marzo 2018, 05:01
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