Margherita Ossoli

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha ricevuto un avviso di garanzia con l'accusa di falso ideologico. La denuncia in procura è partita da alcuni consiglieri comunali del Pd che accusano la sindaca 5 stelle di non aver iscritto a bilancio un debito di cinque milioni di euro. In pratica la società Rear rivendicava il diritto a riavere una caparra di 5 milioni versata nel 2012 per l'acquisto (non perfezionato) di un'area nel territorio comunale. Quella somma però non è stata mai iscritta alla voce debito' del bilancio comunale. Appendino ha chiesto e ottenuto di essere ascoltata in procura già nel pomeriggio di ieri. Al termine dell'interrogatorio, durato oltre tre ore, si è detta serena: «Ho spiegato come abbiamo lavorato al bilancio. Abbiamo agito nell'interesse dei torinesi e ho piena fiducia nella magistratura». Intanto però il Movimento 5 stelle insorge: «Siamo sotto attacco tuona il candidato premier Luigi Di Maio - Stanno provando ad accerchiarci da tutti i lati e dopo Raggi sono passati a dare addosso alla Appendino. Per fortuna possiamo contare su una magistratura indipendente che non si fa influenzare dal sistema. Ma risponderemo colpo su colpo».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2017, 05:00