Il nuovo progetto presentato dai proponenti segue gli indirizzi forniti dal Campidoglio al termine della travagliatissima conferenza dei Servizi, conclusasi «con esito negativo» lo scorso 5 aprile. «Dalla riduzione delle cubature all'eliminazione delle tre torri fino alla realizzazione di edifici con alti standard energetici e basso impatto ambientale - ha annunciato Montuori -. E tra le opere pubbliche il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l'unificazione della Via Ostiense-Via del Mare dal Grande Raccordo Anulare a viale Marconi e l'intervento sul Fosso di Vallerano per superare il rischio idrogeologico». Nella nuova memoria della giunta Raggi ci saranno «il perimetro delle opere di interesse pubblico, i volumi e le varie tipologie costruttive». «Sempre nel provvedimento - ha sottolineato l'assessore - sarà esplicitato il termine entro cui gli uffici dovranno elaborare la nuova delibera. La deadline è fissata al 30 giugno». Una volta arrivata l'approvazione definitiva potrà riaprirsi una nuova Conferenza dei Servizi, che - è l'auspicio della Regione Lazio - «possa far tesoro dell'esperienza già fatta».
La speranza della società giallorossa è quella di porre la prima pietra il prima possibile, forse già nel 2018, come ha annunciato meno di un mese fa il capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara.
Nel frattempo, però, bisognerà attendere il 15 giugno, deadline entro la quale dovrà esprimersi il Ministero dei Beni Culturali sull'eventuale vincolo sulle tribune dell' ippodromo di Tor di Valle, opera dell'architetto Julio Lafuente sulla quale è tuttora aperta una procedura di dichiarazione di interesse culturale firmata dalla Sovrintendenza all' Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Aprile 2017, 20:00
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