Campidoglio, Raggi taglia le partecipate: passano da 32 a 12

Campidoglio, Raggi taglia le partecipate: passano da 32 a 12

di Paola Lo Mele
E’ in arrivo il piano delle partecipate di Roma. Nelle intenzioni del Campidoglio le aziende dovrebbero più che dimezzarsi (da 32 a 12) nell’arco ventiquattro mesi al massimo, attraverso accorpamenti, chiusure e dimissioni. A firmare il progetto sarà l’assessore incaricato da Virginia Raggi, Massimo Colomban, a lavoro sul composito panorama delle società capitoline dalla fine dello scorso anno.

«Da ottobre quando la sindaca Virginia Raggi mi ha chiamato a fare l’assessore per la riorganizzazione delle partecipate le abbiamo esaminate a fondo e siamo pervenuti ad un progetto di accorpamento, consolidamento e dismissione delle parti non indispensabili, portandole dalle trentadue che sono attualmente a dieci o dodici nell’arco di un anno o due», annuncia Colomban su Facebook. «Se compariamo l’estensione del Comune di Roma rispetto a Milano parliamo di un’area cinque volte maggiore, solo le strade a Roma sono 8.500 chilometri, a Milano 1.700 chilometri. Quindi parliamo di un onere suppletivo in proporzione alla popolazione di 750 milioni all’anno che ha il Campidoglio rispetto a Milano». Secondo l’assessore con questo si spiega «anche il perché di un continuo accumulo di debito sulla città. L’estensione di 8.500 chilometri di strade da percorrere come trasporti - aggiunge - comporta dei costi per i trasporti incredibili, che in passato non sono nemmeno stati affrontati in maniera razionale visto che si è preferito spendere in personale piuttosto che in investimenti per cambiare gli autobus, che hanno una vetustà incredibile da gestire».

Alla riorganizzazione della galassia di società partecipate lavorerà un gruppo di dieci di persone: cinque dedicate alla riorganizzazione ed altrettante al controllo di gestione, dei bilanci delle aziende. Tra quelle che sopravviveranno «l’unica che per il momento non è ancora in pareggio è Atac», sottolinea il responsabile delle partecipate. Il quale non entra nel dettaglio di quali realtà sono destinate a scomparire ma promette: «Razionalizzeremo queste società probabilmente senza licenziare nessuno ma riutilizzando tutto il personale all’interno del Comune».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Febbraio 2017, 10:01
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