A Roma le tasse comunali più alte d'Italia, il rapporto dell'Authority lo conferma
di Paola Lo Mele
La fotografia della Spesa delle famiglie per tributi e servizi pubblici sociali nelle grandi città è stata scattata dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma che ha presentato ieri uno studio ad hoc. Se l'igiene urbana si è rivelato il costo più alto dopo Napoli, la spesa per gli altri servizi è generalmente inferiore alla media nazionale.
Il lavoro, ha spiegato il vice-presidente dell'Agenzia Marco Penna, ha preso in esame 9 città italiane - Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Bari - e 4 tipologia familiari caratterizzate da un diverso numero di componenti, diversi profili di reddito (Isee) e di utilizzo dei servizi, dal trasporto pubblico locale agli asili nido, fino ai taxi. «Come nel passato - ha sottolineato Penna - Roma si distingue per una politica attenta alle famiglie con più figli e a quelle con basso reddito, tuttavia la mancata razionalizzazione dei costi di alcuni servizi e una gravosa imposizione fiscale rischiano di annullare le politiche di welfare attuate per offrire una sostanziale parità di accesso ai servizi pubblici locali».
La Città Eterna, infatti, ha guadagnato il primo posto come città più economica per questa tipologia di famiglia: entrambi i genitori dipendenti e due figli piccoli. In tal caso la spesa complessiva è ben inferiore rispetto alla media: -20%. I servizi che maggiormente incidono su questo risultato sono quelli scolastici con particolare riferimento alla refezione (la più bassa del campione) e al nido, fra i più economici nell'ambito delle città considerate nonostante l'aumento applicato a partire dall'anno 2015/2016.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2017, 09:17
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