Statali, stretta sugli idonei ai concorsi: il testo alle Regioni. Carrefour, via 500 lavoratori

Statali, stretta sugli idonei ai concorsi: il testo alle Regioni. Carrefour, via 500 lavoratori

di Alessandra Severini
Non solo una stretta per fannulloni e assenteisti. Il decreto Madia, che riforma il Testo Unico del pubblico impiego, detta nuove regole anche per concorsi e graduatorie.

Le assunzioni nel pubblico impiego infatti verranno disciplinate non più sulla base delle piante organiche ma dei fabbisogni, in base a piani triennali. Nelle selezioni pubbliche resterà la possibilità di individuare idonei ma, in numero non superiore al venti per cento dei posti messi a concorso. In tal modo dovrebbero sparire le lunghissime liste di idonei, frutto di ogni concorso pubblico. Basta pensare che in fila per una chiamata ci sono 4.471 vincitori contro 151.378 idonei.

Per contrastare il precariato dovrebbe anche essere ribadito che le amministrazioni potranno attingere dalle graduatorie per tamponare esigenze temporanee con contratti brevi, anziché pescare fuori. Regole più stringenti vengono poi dettate per i titoli richiesti. Tra i requisiti per specifici profili e livelli di inquadramento potrebbe per esempio essere chiesto il possesso del titolo di dottore di ricerca, mentre verrà fissato un numero massimo di titoli che i candidati possono sottoporre a valutazione della commissione esaminatrice. Infine, i bandi di concorso, oltre all'accertamento della conoscenza delle tecnologie informatiche più diffuse, devono prevedere delle verifiche per la lingua inglese.

Confermate le nuove norme sugli accertamenti sulle malattie, che saranno affidati all'Istituto di previdenza, come avviene nel privato. I controlli saranno mirati, ripetuti e probabilmente anche meno costosi. Dovrebbero essere poi messi a punto meccanismi per scoraggiare, ad esempio riducendo i fondi per i premi, gli uffici dove ci si assenta in maniera anomala. Oggi il testo sarà presentato alle Regioni, mentre giovedì sarà la volta dei sindacati.

Intanto brutte notizie giungono dalla grande distribuzione. La catena francese Carrefour ha aperto la procedura di mobilità per 500 lavoratori di 32 dei 57 ipermercati italiani. Previste anche le chiusure di alcuni punti vendita, fra cui Trofarello (Torino) Borgomanero (Vercelli), Pontecagnano (Salerno).
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2017, 08:42
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