In un lungo post, Grillo spiega i motivi della scelta che ha portato a restituire la parola alla Rete, come al principio, quando i grillini approdarono a Bruxelles. «I recenti avvenimenti europei, come la Brexit - spiega a proposito dell'Ukip - ci portano a ripensare alla natura del gruppo Efdd. Con lo straordinario successo del Leave, Ukip ha raggiunto il suo obiettivo politico: uscire dall'Unione europea. Parliamo di fatti concreti: Farage ha già abbandonato la leadership del suo partito e gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il Parlamento europeo nella prossima legislatura. Fino ad allora, i colleghi inglesi saranno impegnati a valorizzare le scelte che determineranno il futuro politico del Regno Unito».
«Abbiamo studiato le percentuali di voto condiviso con Ukip e le atre delegazioni minori: la cifra non supera il 20%.
Molto poco. Rimanere in Efdd - illustra Grillo - equivale ad affrontare i prossimi due anni e mezzo senza un obiettivo politico comune, insieme a una delegazione che non avrà interesse a portare a casa risultati concreti». «Ci ritroviamo nelle condizioni di rimanere in Parlamento con le prerogative derivanti dall'appartenenza a un gruppo politico, ma senza la possibilità di fare il massimo per realizzare il programma del MoVimento 5 Stelle in Europa». Ma tra le righe, anche un'accusa. «Non nascondiamo anche un certo disagio - scrive Grillo - rispetto all'utilizzo improprio di capitali delle Fondazioni (a cui noi abbiamo rinunciato e continueremo a rinunciare) da parte di alcuni colleghi di Efdd, in riferimento alle notizie pubblicate e da cui prendiamo le dovute distanze».
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Gennaio 2017, 11:51
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