Senato salva Minzolini: "Mi dimetto comunque". La rabbia del M5S: voto di scambio per Lotti

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Con 137 sì, 94 no e 20 astenuti, il Senato ha approvato un ordine del giorno presentato da Forza Italia che respinge la proposta presentata dalla Giunta per le Elezioni di dichiarare decaduto il senatore Augusto Minzolini, in applicazione della cosiddetta legge Severino, in seguito alla sentenza di condanna a due anni e sei mesi di reclusione per peculato, per l'uso indebito della carta di credito aziendale di cui aveva disponibilità come direttore del Tg 1. 

I senatori del Pd che hanno votato insieme a Forza Italia per «salvare» Augusto Minzolini sono stati 19. Mentre quelli di Ap sono stati 23. Nessuno invece di Mdp che hanno votato quasi tutti contro. Ventiquattro Dem e 4 Mdp non erano presenti al momento del voto dell'odg con il quale è stata respinta la decisione della Giunta per le Immunità. 

I 19 del Pd che hanno votato a favore dell'odg di Forza Italia che ha respinto la deliberazione della Giunta per le immunità che si era espressa per la decadenza dal mandato di parlamentare per Minzolini sono: Rosaria Capacchione, Emilia Grazia De Biasi, la vicepresidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi, Laura Fasiolo, Emma Fattorini, Nicoletta Favero, Elena Fiossore, Stefania Giannini, Pietro Ichino, Luigi Manconi, Alessandro Maran, Salvatore Margiotta, Claudio Moscardelli, Massimo Mucchetti, Francesco Scalia, Ugo Sposetti, Gianluca Susta, Giorgio Tonini, Mario Tronti. Quattordici Dem invece si sono astenuti e tra questi Andrea Marcucci e Sergio Zavoli.

M5S: "VOTO DI SCAMBIO COL PD PER LOTTI" «Tra il Pd e FI c'è stato di fatto un voto di scambio. Gli azzurri ieri hanno salvato Lotti per lo più uscendo dall'Aula e facendogli abbassare il quorum e i dem oggi gli hanno salvato Minzolini che resta senatore di FI. È una vera vergogna. Hanno dimostrato di essere una Casta che vuole restare al di sopra della legge». Così il M5S con Mario Michele Giarrusso, ha commentato il «salvataggio» di Minzolini da parte dell'Aula del Senato anche con i voti del Pd. 

"MI DIMETTO LO STESSO" «Sono pronto a bere la cicuta... Del resto il mondo è pieno ingiustizie», aveva ha detto il senatore, ex direttore del Tg1, a conclusione del suo intervento in Aula. Minzolini ha citato anche Antonio Di Pietro: «Di Pietro mi disse che forse questo lo avevo avuto per la politica e mi ricordò che la politica porta guai». «Qualunque sia l'esito del voto un attimo dopo rassegnerò le dimissioni da senatore. Dopo però non prima perché voglio appunto che il Senato si esprima su un caso che io considero, con tutto il rispetto che posso avere per la magistratura, una grande ingiustizia», le parole di Minzolini che si dice «vittima di una vicenda kafkiana».

«Alla fine di questo calvario», aggiunge «sono convinto che la battaglia intrapresa vada al di là della mia persona». «Sono convinto che - prosegue - certe incongruenze rappresentino occasione per fare punto sulla giustizia e la democrazia nel nostro Paese».
Poi Minzolini sottolinea che «queste battaglie per essere efficaci» devono essere «sterilizzare da interesse personale. Debbono essere solo battaglie di principio». 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Marzo 2017, 15:16
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