Tutti vogliono la Galleria, boom di richieste al Comune per gli spazi vuoti
di Simona Romanò
Chi subentrerà? Griffe internazionali e marchi italiani prestigiosi fanno a gara per aprire i propri store, costi permettendo: dieci le offerte giunte al Comune, anche di società straniere. Prosegue così il piano di valorizzazione della Galleria, con Palazzo Marino a fare da regia per garantire un mix merceologico, oltre a previlegiare attività commerciali di qualità. A voler aprire, tra gli altri, è anche l’ODStore, l’outlet dei dolci per eccellenza di Mauro Tiberti già in piazza Duomo, corso Buenos Aires e via Torino; un ristorante giapponese (dello stesso titolare del take away in via Santa Radegonda), che tuttavia si orienterà anche verso la cucina “tradizionale”; e l’imprenditore alberghiero Roberto Bernardelli - proprietario dell’hotel Cavalieri, ex deputato leghista amico di Umberto Bossi - desideroso di inaugurare una trattoria a due passi dal Duomo. Ora l’apposita commissione esaminerà le singole proposte.
Ancora novità, quindi, per la Galleria Vittorio Emanuele a una settimana dall’annunciato addio di Leo Pizzo gioielli e di Benetton. Le nuove gare, indette dall’amministrazione, saranno trasparenti e senza possibilità di rilancio per gli uscenti, così come richiesto dall’Anac di Raffaele Cantone. Intanto, a breve, Montblanc inaugurerà la nuova boutique al posto delle stampe artistiche Centenari, mentre fervono i preparativi per il megaristorante su cinque livelli dello chef stellato Carlo Cracco, che ha già appeso il logo sull’ex Mercedes: il progetto prevede anche un caffè bistrot al piano terra, aperto 7 giorni su 7, e uno spazio per eventi, mostre e concerti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2017, 09:19
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