Spese pazze in Lombardia, ora la Regione chiede i danni a 28 ex consiglieri

Spese pazze in Lombardia, ora la Regione chiede i danni a 28 ex consiglieri

di Angela Calzoni
Un risarcimento da 3,4 milioni di euro. Lo ha chiesto Regione Lombardia, attraverso il suo legale Antonella Forloni, a 28 consiglieri regionali, imputati nel processo sulle spese pazze al Pirellone. La somma, ha spiegato il legale, rappresenta il 50 per cento del danno patrimoniale e d'immagine arrecato dagli ex politici locali.

Più della metà degli imputati - in tutto sono 57 gli ex consiglieri e assessori finiti alla sbarra - hanno già risarcito l'Erario. E agli altri, adesso, il Pirellone ha chiesto i danni. Il conto più salato, 620.783,85 euro, è stato presentato a Stefano Galli, capogruppo della Lega nell'ultimo mandato Formigoni. Tra i rimborsi che vengono contestati all'esponente del Carroccio, per il quale la Procura ha sollecitato 6 anni di carcere per truffa e peculato, ci sono i 6mila euro per il pranzo di nozze della figlia.

A Renzo Bossi, accusato tra le altre cose di avere acquistato con i fondi pubblici un apparecchio per individuare gli autovelox, la Regione chiede 57.878,61 euro. Ingente anche il risarcimento che dovrebbe versare l'ex presidente regionale, il leghista Davide Boni: ben 414.678 euro. Per lui il pm Paolo Filippini ha chiesto una condanna a 4 anni. Boni avrebbe fatto assumere dal Pirellone il suo autista, con un contratto annuale di 45mila euro, e a avrebbe fatto finta di vivere ancora a Sabbioneta e di recarsi ogni giorno a Milano, presentando conti di benzina e autostrada stratosferici.

Lo scorso 8 marzo il pm Filippini ha sollecitato 56 condanne per un totale di 145 anni di carcere.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2017, 10:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA