Profughi, ecco il piano: da settembre
il campo-base all'Expo, poi l'impiego

Profughi, ecco il piano: da settembre il campo-base all'Expo, poi l'impiego

di Simona Romanò
«Dal primo settembre metteremo i primi migranti nel campo base di Expo». Lo ha assicurato ieri il sindaco Giuseppe Sala, al termine del vertice in prefettura con il responsabile dell'immigrazione per il Viminale Mario Morcone. Non invitato il governatore Roberto Maroni, contrario all'apertura del campo.

La decisione è presa. Il numero uno di Palazzo Diotti Alessandro Marangoni sta completando l'iter burocratico, «perché tutto deve essere fatto secondo regola». Il soggetto che gestirà lo spazio a Rho, dove saranno trasferiti 150 rifugiati, sarà individuato tramite una gara pubblico: a giorni arriverà il nome del vincitore organizzazione o associazione - che ha presentato il progetto migliore che tenga conto delle esigenze dei migranti.

Dopo settimane di slittamenti, i container dove dormivano le maestranze di Expo saranno aperti per far fronte all'emergenza profughi che da oltre 3 settimane rischia di mandare in tilt il sistema dell'ospitalità milanese, costringendo a cercare sempre nuove strutture. A settembre il campo base farà tirare un sospiro di sollievo. Sul no di Maroni taglia corto Sala: «Se ne deve fare una ragione, oppure deve avere la capacità di distribuirli nelle altre città lombarde». Ancora da decidere chi sarà ospitato a Rho: è possibile che siano trasferiti anche i richiedenti asilo, destinati a rimanere in città per mesi, oppure gli ospiti del campo di Bresso.

Palazzo Marino, con l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ha detto «stop ad altri arrivi programmati», annunciando «che alcune centinaia di richiedenti asilo lavoreranno in attività antidegrado nei quartieri»: «L'obiettivo - ha spiegato l'assessore - è di impiegarli in lavori utili per la collettività tra cui la pulizia dei parchi e dei giardini senza mai sostituirsi a chi già svolge queste attività sul territorio».

Intanto, sarà aperta a giorni una tendopoli nell'ex caserma di via Corelli: altre 100 brandine per garantire a tutti un letto. A fornire i kit e il necessario è la Fondazione progetto Arca.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Luglio 2016, 09:25
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