Milano, nei quartieri a rischio da marzo arrivano anche i 'ghisa' di quartiere

Milano, nei quartieri a rischio da marzo arrivano anche i 'ghisa' di quartiere

di Simona Romanò
Primi segnali dell'annunciata rivoluzione delle periferie degradate: squadre di 4 vigili di quartiere, in servizio su due turni per coprire l'intera giornata, accompagnate da giovani stagisti di madrelingua araba o sudamericana; e un piano luce da tre milioni di euro per illuminare angoli bui e insicuri.

Sono le prime azioni concrete - in attesa del raddoppio delle pattuglie notturne dei ghisa (fino a 10-12 contro le attuali 4-5) dal 2018 - predisposte dall'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza e dal collega alla Mobilità Marco Granelli per ridare vita alle zone periferiche, parallelamente alla mega riqualificazione da milioni di euro delle case popolari. Si volta pagina - da San Siro a Baggio, da Corvetto al Giambellino - partendo dalla riorganizzazione dei ghisa di quartieri, attraverso un tavolo con i sindacati aperto a breve. Sono 300 agenti per tutta Milano, che ora saranno concentrati nei distretti a rischio, con un'elevata concentrazione di immigrati. «Un'operazione realtà che partirà a marzo - spiega Rozza - diventeranno delle vere sentinelle del territorio: parleranno con i cittadini, capendo le situazioni di disagio e i campanelli di allarme, prevenendo fenomeni di radicalismo islamico e favorendo l'integrazione. La grande Milano non è fatta solo dagli italiani, ma da tutti gli stranieri che vi abitano, nel rispetto delle regole».

I vigili di strada saranno gli occhi e le orecchie dell'amministrazione. Un'attività delicata, che implica l'appoggio di studenti di origine straniera della Bicocca o della Bocconi dove già si svolgono master sulla sicurezza. In settimana i primi incontri Comune-atenei. L'idea, per esempio, è di stagisti arabi e musulmani a San Siro, latinos in via Padova. Universitari che sappiamo avvicinare i loro connazionali, conoscendo lingua, abitudini e stili di vita. Cambio di rotta anche per l'illuminazione cittadina, laddove gli abitanti si lamentano del buio. Si parla di sei parchi periferici con percorsi pedonali. «Più luce e quindi più sicurezza con 38 torri faro e 308 nuovi lampioni», commenta Granelli. Dove? Dal parchetto al Giambellino, tra largo dei Gelsomini e via Odazio, al parco Teramo alla Barona.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Gennaio 2017, 09:50
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