"Troppe pause pipì": licenziato. Ma aveva avuto un trapianto di rene

"Troppe pause pipì": licenziato. Ma aveva avuto un trapianto di rene
Licenziato perché, dopo un trapianto di rene, aveva bisogno di ripetute pause fisiologiche durante il lavoro. È quanto denunciato dalla Fim Cisl Area metropolitana bolognese spiegando che il «grave episodio» è accaduto alla Metalcastello Spa, azienda di Castel di Casio (Bologna) che produce ingranaggi. «Nel corso degli ultimi anni - spiega il sindacato - nonostante le continue sollecitazioni da parte della Fim Cisl che ha più volte chiesto all'azienda un'attenzione particolare, vista la situazione fisica altamente precaria del lavoratore, la stessa al contrario, ha proceduto con numerose contestazioni fino ad arrivare ad oggi con il recapito della lettera di licenziamento».

«L'Azienda - sostiene la Fim Cisl - con tale atto ha contravvenuto ai doveri morali di correttezza e buona fede, violando quanto sancito dallo stesso contratto collettivo nazionale di lavoro che impone una particolare attenzione a tutti i lavoratori che, come nel caso specifico, soffrono di determinate patologie». «Per noi - prosegue il sindacato dei metalmeccanici della Cisl - è inaccettabile che un'azienda come la Metalcastello che, solo poche settimane fa, ha lanciato una campagna a favore delle proprie lavoratrici donando un pacchetto di visite preventive oncologiche oggi licenzi pretestuosamente un lavoratore gravemente malato».

«Chiediamo - prosegue la Fim - la massima solidarietà da parte di tutti i dipendenti della Metalcastello, nonché delle altre sigle sindacali per contrastare questa ingiustizia. La tutela della salute è un diritto sancito dalla Costituzione che va oltre a tutte le valutazioni procedurali». La Fim/Q-Q6P'?jI
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Marzo 2017, 17:23
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