Protesta Taxi, Roma in tilt. Gli ambulanti esplodono bombe carta. Scontri e cariche: i feriti sono sette, 4 i fermati, 2 di forza nuova

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È iniziato l'incontro al ministero dei Trasporti tra i tassisti e il governo. Sono presenti il ministro Graziano Delrio, il viceministro Riccardo Nencini e la sottosegretaria Simona Vicari. Tra le categorie presenti UnicaTaxi Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Fast Taxi Italia, Usb taxi, Unimpresa, Satam, Tam Acai, Uri Taxi, Legacoop, Claai, Confartigianato Trasporti,Casartigiani, Cna Fita, Confcommercio, Confcooperative e Mit movimento italiano tassisti. Sotto alla sede del ministero la situazione resta tesa con lanci di petardi.

BOMBE CARTA DAGLI AMBULANTI In attesa che termini l'incontro tra i sindacati e il ministro Graziano Delrio, una piazza di tassisti molto accesa intona l'Inno d'Italia scandito da bombe carta. In molti lanciano fumogeni colorati di rosa e intonano lo slogan 'Chi non salta Lanzillotta è'. «Non ce ne andremo - spiega Daniele da Milano - finché non avremo una risposta certa sul nostro futuro e su quello del servizio pubblico».

TASSISTI IN PIAZZA Al grido di «il servizio pubblico non si tocca» sono arrivati a Roma migliaia di tassisti da tutta Italia per protestare contro un emendamento contenuto nel Milleproroghe approvato al Senato e da oggi in discussione alla Camera. Piazza Montecitorio era già colma alle otto e i tassisti, non trovando posto, si sono riversati anche su via del Corso che è stata in parte chiusa al traffico creando notevoli disagi.
 


A manifestare oggi ci sono pure gli ambulanti che protestano contro la direttiva Bolkestein. «Siamo qui - spiega Rosario, tassista di Napoli - per protestare contro un governo che vuole azzerare le tutele dei lavoratori. Difenderemo il nostro futuro e il pane dei nostri figli». In piazza c'è anche Oreste da Milano, che è venuto a Roma con i colleghi in macchina: «vogliamo mettere pressione a chi decide affinché venga modificata la 'porcata' passata la scorsa settimana al Senato. Siamo qui anche per sostenere la protesta degli ambulanti. Ci vogliono mettere gli uni contro gli altri, ma se la mia lotta diventa la tua lotta, allora abbiamo qualche speranza di farcela». Alle 15 è previsto l'incontro tra i sindacati e il ministro Delrio, e molti tassisti si stanno recando anche sotto il ministero.
 
 

RAGGI: SIAMO CON VOI «Noi siamo con voi, per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale. È il biglietto da visita della città, deve essere regolamentato in maniera chiara, può essere sicuramente migliorato però le riforme dall'alto sicuramente non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema». Lo ha detto Virginia Raggi, sindaca di Roma, arrivata a piazza Madonna di Loreto, rivolgendosi ad una delegazione di tassisti.

«Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi, sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire 'nò ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco», spiega in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi. «L'emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul 'trasporto pubblico non di lineà perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli Ncc, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità. Ci auguriamo che il provvedimento sia rivisto. Un'eventuale riforma del settore deve essere fatta coinvolgendo le associazioni di categoria e le amministrazioni locali per un dialogo costruttivo», spiega.

"La Raggi gira in auto blu: non si è accorta del caos in città"

«Basta alle solite riforme calate dall'alto che aumentano i problemi di gestione delle città. Da giorni nella nostra città non si vedono circolare taxi. La protesta sta privando tutti noi cittadini di un servizio fondamentale e importantissimo per i trasporti della Capitale. Per non parlare del fatto che i tassisti sono il nostro biglietto da visita per turisti e stranieri. Voglio per questo lanciare un appello anche ai tassisti affinché il servizio torni al più presto alla normalità», conclude Raggi.

PRESIDIO ANCHE A TORINO Sono sempre fermi i taxi a Torino in attesa dell'incontro di oggi pomeriggio a Roma con il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. Un nuovo presidio autorizzato è in corso in piazza Castello. Circa 200 autisti raggiungeranno Roma da Torino. Saranno tre i rappresentanti torinesi della categoria al tavolo nazionale.

NAPOLI È compatto della protesta dei tassisti a Napoli dove le auto bianche si sono fermate nella mattinata di ieri. Deserti i principali parcheggi. Alla Stazione centrale ci sono quattro-cinque taxi ma si tratta - come spiegano i conducenti - di un picchetto per controllare l'eventuale presenza di abusivi, pronti a soffiare clienti ai tassisti regolari. «Molti di noi sono a Roma per sostenere i colleghi delle altre città - dice un tassista - per noi c'è una sola soluzione, stracciare il decreto sulla proroga alle limitazioni per Uber e le auto Ncc. Paghiamo una licenza tra i 20 ed i 30 mila euro - aggiunge un altro - 55 mila il costo fissato dal Comune di Napoli e ci ritroviamo la concorrenza degli Ncc, e domani di Uber che non hanno oneri, non pagano tasse e lavorano quando vogliono».

PRIMI FERMI IN SERATA  Primi fermi in serata effettuati dalle forze dell’ordine a seguito degli incidenti davanti alla sede del Pd: si tratta di 2 appartenenti al movimento romano di Forza Nuova, e già responsabili in passato di atti di violenza.
Una terza persona è stata fermata per atti di violenza con l’utilizzo di un tirapugni, mentre una quarta è stata fermata in quanto responsabile del lancio di bombe carta, una delle quali esplodendo ha causato la rottura di alcuni vetri in via In Aquiro. Al momento si registrano 4 agenti della Polizia di Stato feriti, mentre sono 3 i manifestanti sono ricorsi a cure mediche.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2017, 08:41
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