Tap, blitz della polizia nella notte: avviata "ricollocazione" ulivi

Tap, blitz della polizia nella notte: avviata "ricollocazione" ulivi
Sono terminate senza incidenti le operazioni di travaso degli 11 ulivi eradicati dai lotti 2 e 3 e riposti in grandi vasi nel lotto 4 del cantiere del gasdotto Tap in località San Basilio, a San Foca di Melendugno. Le operazioni di eradicazione e messa a dimora degli alberi sono state 'scortate' da più di 100 agenti di polizia arrivati sul posto sin dalle 3 della notte per garantire ai tecnici del consorzio Tap di ultimare le attività previste nel primo step dei lavori e più volte interrotte nelle scorse settimane dalla protesta degli attivisti che si oppongono al progetto del gasdotto.

Non si sono registrati scontri o disordini. I manifestanti sono rimasti per tutto il tempo delle operazioni 'confinati' a ridosso del loro presidio manifestando con slogan e cori la loro contrarietà al progetto della multinazionale svizzera. L'uscita dei cinque camion di Tap dal cantiere al termine delle operazioni é stata accompagnata da un tentativo dei manifestanti di aprirsi un varco nel cordone si sicurezza eretto dagli agenti. 
 
 


BLITZ DELLA POLIZIA NELLA NOTTE Un blitz della polizia è stato compiuto nella notte nell'area del cantiere Tap in località San Basilio, a San Foca, Marina di Melendugno: con le ruspe sono state abbattute le barricate erette nelle strade a ridosso della zona Tap dopo la sentenza del TAR Lazio e che ostruivano il transito veicolare. Le barricate erano state erette dagli attivisti che protestano contro la realizzazione del gasdotto e contro l'espianto degli ulivi, in gran parte e a più riprese già eradicati e messi a dimora. Il blitz della polizia ha consentito di dare il via alla sistemazione degli ultimi 11 ulivi, già zollati, che ricadono nel cantiere. 

Per questi 11 alberi è stato dato il via alle operazioni di messa in dimora in grandi vasi che vengono ora sistemati nell'area centrale del cantiere. I manifestanti, che da settimane presidiano notte e giorno l'area (una cinquantina in tutto quelli presenti al momento del blitz) sono stati colti di sorpresa e, attraverso una cintura di uomini delle forze dell'ordine, sono stati confinati in una zona in prossimità dell'ingresso del cantiere e hanno dato vita ad una protesta fatta di slogan gridati contro la polizia.

In un nuovo incontro tenutosi ieri alla presenza del prefetto Claudio Palomba, dei vertici del consorzio e dei tecnici agronomi della Regione Puglia, seguito al sopralluogo effettuato lunedì scorso dagli agronomi regionali, ieri era stata ribadita la necessità di provvedere a sistemare al più presto nei vasi gli 11 ulivi eradicati con la zolla che raccoglie le radici nel lotto A1 e che rischiano altrimenti di seccare. 

Tap aveva espresso la necessità di procedere all'invasamento entro il prossimo 30 aprile, visto che dopo non sarebbe possibile più farlo fino a novembre, come previsto dalla legge regionale. Secondo i tecnici dell'Osservatorio fitosanitario regionale e del Servizio provinciale dell'Agricoltura aspettare dopo l'estate avrebbe comportato una morte sicura per gli ulivi già zollati per via delle radici già recise. Gli attivisti del comitato No Tap avevano invece chiesto che le piante non fossero eradicate e messe nei vasi ma lasciate e curate sul terreno.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Dicembre 2017, 22:23
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