Riina Jr. a 'Porta a Porta', da settembre
​in Rai il filtro preventivo dei contenuti

Riina Jr. a 'Porta a Porta', da settembre in Rai il filtro preventivo dei contenuti

di Alessandra Severini
Non si placa la bufera sulla Rai per aver mandato in onda l'intervista al figlio di Totò Riina a Porta a Porta. Ieri i vertici dell'azienda pubblica sono stati ascoltati dalla commissione Antimafia.

Sotto accusa non solo l'opportunità di intervistare Riina jr, ma anche le modalità dell'intervista condotta da Vespa. La presidente Rai Monica Maggioni fa mea culpa: «Dobbiamo tenere conto del contesto e delle responsabilità del servizio pubblico. La ferita mafiosa per l'Italia non è il passato, è l'oggi, è il presente. Nella nostra programmazione quotidiana la vittima e l'aguzzino non devono avere la stessa dignità di racconto».

Maggioni riconosce che il racconto andato in scena nel salotto di Vespa «ha moltissime cose che lo rendono insopportabile. Prima di tutto non rinnegare il padre e dare dall'inizio alla fine un'intervista da mafioso, quale è».

Di certo la tv pubblica non ne esce bene e gli stessi vertici hanno ammesso che è mancato un confronto preventivo su un tema così delicato. Per questo, ha spiegato il direttore generale Campo dall'Orto «dal primo settembre bisognerà riuscire ad avere una supervisione che lavori a priori sui contenuti giornalistici ovunque essi siano».

Un controllo preventivo che non piace ai sindacati dei giornalisti Fnsi e Usigrai. Severo e rammaricato il commento del presidente del Senato Grasso, che ha sottolineato come lui in Rai ha sempre dato la liberatoria prima di parlare, mentre a Riina è stata chiesta solo dopo: «Non si banalizza la mafia, serve serietà».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Aprile 2016, 08:54
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