Gaia, uccisa in Brasile. Il ricordo
degli amici: "In viaggio per fare del bene"

Gaia, uccisa in Brasile. Il ricordo ​degli amici: "In viaggio per fare del bene"
PIACENZA - Gli amici di Gaia Molinari, la 29enne piacentina uccisa il giorno di Natale in Brasile, a circa 300 km da Fortaleza, hanno promosso su Facebook un album fotografico con le sue immagini più belle.





«Intanto vogliamo ricordarla così, siamo in contatto con la famiglia e attendiamo di capire quando la salma verrà riportata in Italia. Saranno tempi piuttosto lunghi, immaginiamo, ma quando tornerà noi ci saremo», commenta un'amica all'emittente piacentina Radio Sound 95.



VOLONTARIATO «Si sentiva di essere in questa vita - aggiunge - per fare del bene agli altri e aveva deciso che i bambini disagiati avessero bisogno di lei. Era partita con la convinzione di riuscirci e sono convinta che abbia portato loro il suo sorriso, quello che faceva la differenza. Si era convinta che il Brasile fosse solo la prima meta di un lungo viaggio. Poi piano piano sarebbero arrivate le altre. Non avrebbe rinunciato per nulla al mondo a quei viaggi. Era la sua prima esperienza da volontaria con una Ong».



Tra un viaggio e l'altro Gaia - che da qualche tempo viveva e lavorava a Parigi - tornava in Valdarda, dove aveva gli amici. Nel piacentino abitano anche i genitori. Ma il discorso del volontariato è nato a poco a poco: «si è resa conto che c'era altro oltre al discorso puramente economico, aveva cercato di lavorare per aziende che si occupavano anche di equosolidale. Voleva fare del bene agli altri, nessuno le avrebbe fatto cambiare idea. Gaia era pura luce, una persona speciale, immensa, aveva un dono: quello di contagiare tutti con il suo entusiasmo, la sua voglia di vivere. Era estremamente positiva. Riuscire a descrivere quello che lei era come amica a parole non le rende giusto omaggio».
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Dicembre 2014, 19:31
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