Uccide la figlia di 8 mesi, poi piange durante il processo: "Voglio mia madre"

Uccide la figlia di 8 mesi, poi piange al processo: "Voglio mia madre"
Arrestato e processato per l'uccisione della figlia di soli 8 mesi il giovane padre scoppia in lacrime in aula. James Saltmarshall, 22 anni, detenuto a Detroit è scoppiato in un pianto disperato durante il processo per l'accusa dell'assassionio della piccola Janiyah, uccisa in una camera d'albergo dopo che era stata affidata ai genitori dopo una sospensione temporanea.



La bimba era stata data alla nonna, la madre di James, ed è proprio lei che il giovane ha invocato durante il processo. La nonna, subito dopo l'omicidio, ha detto alle autorità, come riporta il Sun, che quella morte sarebbe potuta essere evitata se solo avessero lasciato la bimba in affido a lei. 

I genitori della bimba vivevano in un motel, il giorno in cui è morta, la mamma della piccola è uscita di casa lasciandola alla custosia del padre. L'uomo avrebbe chiamato i soccorsi la mattinata stessa, dicendo che la figlia era caduta dal lettino e non respirava più, ma le analisi hanno mostrato un serio trauma cranico e spinale, lesioni incompatibili con la versione fornita dal papà che presupponevano invece una vera e propria aggressione ai danni della piccola.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Aprile 2017, 19:22
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