Obama dalla Merkel, l'appello a Trump: “Non ceda mai davanti a Putin”

Obama dalla Merkel, l'appello a Trump: “Non ceda mai davanti a Putin”

di Valeria Arnaldi
«Spero che il presidente eletto Donald Trump manterrà un approccio costruttivo con aree di collaborazione, ma senza cedere quando Mosca devia dai valori e dalle norme internazionali». Una speranza quella espressa sulla politica americana verso la Russia, ieri da Barack Obama, in conferenza congiunta con la cancelleria Angela Merkel a Berlino, che ha quasi il sapore di una lezione. «Non mi aspetto che il presidente segua esattamente il nostro approccio», ha aggiunto Obama, ma anche che Trump «non si limiti a fare affari con la Russia» che possano creare problemi a lungo termine.

E ancora, l'approccio Usa-Russia di questi anni è stato «realistico», perché «ci sono alcune differenze significative su come percepiamo il mondo». Trump, in occasione del primo incontro con Obama, aveva detto che sarebbe stato felice di ascoltarne i consigli e, assecondando il commento formale, il presidente uscente non sta mancando di fornirgli indicazioni pratiche. Il tycoon ha già rivisto le posizioni sulla Nato enunciate in campagna elettorale. «Sono incoraggiato - ha affermato Obama - dall'insistenza del presidente eletto che la Nato è un impegno che non cambia». Ora prova a farsi ascoltare sul tema, caldo, della Russia. E dopo il grande sostegno manifestato al premier italiano Matteo Renzi, ieri non ha lesinato il suo supporto alla cancelliera tedesca: «Se fossi tedesco e se potessi votare, sosterrei Angela Merkel. Ma spetta al popolo tedesco scegliere. Non avrei potuto chiedere un partner più saldo e affidabile sulla scena mondiale».

La Merkel ha prontamente ribadito l'intenzione della Germania di continuare «a costruire con la nuova amministrazione», sottolineando che farà «tutto il possibile» perché questo accada, lasciando così intuire ancora una volta le preoccupazioni dell'Europa per l'elezione di Trump. Intanto il tycoon deve affrontare problemi in casa. Janet Yellen, presidente Federal Reserve, annuncia di voler restare alla sua guida per l'intero mandato e boccia l'ipotesi di riforma della regolamentazione di Wall Street avanzata dal presidente eletto. Il generale James Clapper, direttore National Intelligence, si dimette: aveva già annunciato l'intenzione di lasciare alla fine della presidenza Obama.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Novembre 2016, 09:12
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