L'Isis rivendica (ma non parla di kamikaze). La rivista choc: "Colpire bambini non è sbagliato"

L'Isis rivendica (ma non parla di kamikaze). La rivista choc: "Colpire bambini non è sbagliato"
L'Isis rivendica l'attentato a Manchester affermando, tramite l'agenzia Amaq, che uno dei suoi membri ha compiuto l'attacco alla Manchester Arena. Lo riferisce il Site, il sito Usa di monitoraggio dell'estremismo sul web. La rivendicazione dell'Isis dell'attentato di Manchester recita: «Uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati nella città britannica di Manchester, dove è avvenuta l'esplosione nell'edificio Arena che ha causato la morte di 30 crociati e il ferimento di altri 70. Per chi venera la Croce e i loro alleati il peggio deve ancora venire. Sia lode al Signore». Nel comunicato rilanciato dall'agenzia Amaq non si parla quindi di kamikaze.

RIVISTA CHOC: "COLPIRE BAMBINI NON È SBAGLIATO" Un attentato esplosivo al concerto di un idolo dei teenager come Ariana Grande, con tanti ragazzi ad affollare l'evento. La possibilità di colpire anche bambini nelle azioni jihadiste è teorizzata nel quinto numero della rivista 'Rumiyah' - promossa dall'Isis - in un articolo chiamato 'Collateral carnage'. Il magazine - 9 i numeri usciti finora - è diventato un punto di riferimento per le strategie e la propaganda dello Stato islamico.

«Uno non dovrebbe addolorarsi - si legge nell'articolo - per l'uccisione collaterale di donne e bambini miscredenti, perchè Allah ha detto: 'Non addolorarti per i miscredentì. Invece, bisognerebbe realizzare che Allah ha decretato la loro morte dalla sua esatta giustizia e grande saggezza. Il combattente deve fare il massimo per portare avanti la causa di Allah, indipendentemente dal massacro collaterale prodotto tra le masse di infedeli». 

Inoltre, prosegue Rumiyah, «si dovrebbe ricordare che gli infedeli hanno ucciso molte più donne e bambini musulmani. E, comunque, anche se non fosse così, sarebbe ancora consentito colpire le masse di miscredenti senza riguardo per le uccisioni collaterali di donne e bambini». La rivista cita poi «il benedetto massacro di Nizza» come «un eccellente esempio del massacro collaterale provocato durante il corso della jihad».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Maggio 2017, 14:17
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