Def, la crescita sale all'1,1%. Altri 2,8 miliardi per i contratti degli statali

Altri 2,8 miliardi per i contratti degli statali, crescita pil in rialzo
Il consiglio dei ministri ha approvato il Def, il documento di economia e finanza. L'asticella della crescita per il 2017 è stata ritoccata verso l'alto all'1,1% dal precendente 1,0%.

«I messaggi» delle scelte operate dal governo «vanno in due direzioni: di forte rassicurazione, perché abbiamo conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse ma accompagnando il risanamento con misure di sviluppo e crescita», ha detto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che ha varato il Def, la manovra e il Pnr (Piano nazionale di riforme).

«Oltre al def» il governo ha approvato «un decreto con 4 capitoli: la correzione dei conti dello 0,2%, le misure a favore degli enti locali, misure per il terremoto, altre misure per la crescita, contestualmente abbiamo condiviso un piano di investimenti al 2032 di 47,5 miliardi», ha sottolineato Gentiloni, precisando che «l'insieme di queste misure è la migliore risposta a chi volesse presentare questa operazione come depressiva. È una operazione che prosegue il percorso di risanamento e di rilancio».

«Il lavoro del governo continua e continua con il binomio riforme-crescita», ha insistito il premier. Uno dei messaggi del Def, ha proseguito, «è un impegno, sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio. I numeri sono positivi e sono numeri che migliorano, ma devono tradursi in conseguenze per famiglie e imprese», per la «riduzione delle diseguaglianze e il benessere».
L'impegno, ha ribadito, è «la continuazione sulla strada delle riforme e di quello che hanno prodotto».


«Come in passato le previsioni sono prudenti e conservative e spesso in passato sono state corrette in positivo. In particolare sul 2018 perché c'è una previsione di deficit del patto di stabilità europeo che è molto severa e rispetto alla quale noi lavoreremo nei prossimi mesi perché la discussione avviata in Ue possa portare a esiti positivi. Noi però rispettiamo le regole e abbiamo inserito la previsione», ha poi rilevato Gentiloni.

«C'è una curva di riduzione del deficit dal 3% del 2014 al 2,1% che presumibilmente ci sarà quest'anno», ha detto ancora il premier. Il Def prevede altri 2,8 miliardi da stanziare per il pubblico impiego (settore statale e non statale) per arrivare ad un aumento contrattuale medio di 85 euro con i rinnovi 2016-2018. Per quanto riguarda il successivo rinnovo vengono stimati 2,3 miliardi per il 2019 e 4,6 per l'anno successivo. Le risorse finora disponibili - si spiega nella bozza del Def - consentono un beneficio medio di circa 35,9 euro mensili. Per centrare gli 85 euro di incremento servono 1,6 miliardi per il pubblico impiego del settore Stato. Altri 1,2 sono necessari per il comparto Non Stato da stanziare nei bilanci locali e degli altri Enti.

Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Aprile 2017, 20:52
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