Sequestrano nel negozio gli ufficiali giudiziari giunti per il pignoramento

Sequestrano nel negozio gli ufficiali giudiziari giunti per il pignoramento

di Davide Manlio Ruffolo
Sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Questi i reati contestati dal pubblico ministero Mario Pesci nei confronti dei contitolari della Laudiam srl, nota gioielleria inserita nello splendido quartiere di Trastevere, e per i quali i 4 imputati si sono dovuti sedere sul banco degli imputati in un processo presso il tribunale di Roma. 
La vicenda risale al mese di dicembre del 2013 quando presso l’esercizio commerciale si presentava un ufficiale giudiziario, oggi in pensione, accompagnato da una ragioniera in qualità di consulente tecnico d’ufficio. L’uomo, come si legge nel capo d’imputazione, era giunto davanti alla Laudiam srl in quanto quest’ultima era «sottoposta a procedura esecutiva in forza di decreto ingiuntivo emesso dal tribunale Civile di Roma» a favore di alcuni creditori.
Un’operazione di routine che di norma si sarebbe risolta in pochi minuti ma che quel lontano 3 dicembre si sarebbe trasformata, secondo quanto raccontato alle forze dell’ordine dal funzionario della Corte d’Appello di Roma, in un vero incubo. L’ufficiale giudiziario e la donna, infatti, si sarebbero qualificati e subito dopo avrebbero raggiunto l’ingresso dell’esercizio commerciale. 
Qui si sarebbe aperta la prima porta blindata così, senza presagire nulla, i due la varcavano e attendevano che, mentre questa si chiudeva, qualcuno dall’interno del negozio aprisse la seconda. Peccato che qualcosa andava storto e i due rimanevano confinati all’interno dell’angusto spazio. 
Minuto dopo minuto, nonostante le richieste di aprire che i due gridavano all’indirizzo dei presenti, l’impenetrabile misura di sicurezza rimaneva serrata. Così i due non potevano far altro che chiamare i carabinieri per liberarli da quella prigionia durata 45 minuti. 
Di diverso avviso gli odierni imputati che avrebbero spiegato alle forze dell’ordine che l’intera vicenda sarebbe stata frutto di un’incomprensione in quanto temevano che i due potessero essere dei ladri.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Dicembre 2017, 23:00
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