Baby rom, gli autisti Cotral: "Sospendere la fermata di Castel Romano, è pericolosa"

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di Alessia Marani
Stanchi di fare da navetta gratuita alle bande di baby rom in trasferta nella Capitale per rubare, stufi di minacce e aggressioni, dei danneggiamenti alle vetture, delle sassaiole puntuali al passaggio dei bus: gli autisti della Cotral, la compagnia dei trasporti laziali, che ogni giorno fanno la spola con Roma dal sud pontino chiedono di sospendere la fermata di Castel Romano, lungo la via Pontina, «in entrambe le direzioni», perché troppo «pericolosa». Come documentato dal Messaggero.it è da qui che parte tutte le mattine la maggior parte delle borseggiatrici, quasi tutte minorenni, che ogni giorno vanno alla ricerca di prede sui metrò capitolini, nelle stazioni e nelle principali vie e piazze frequentate dai turisti. Un pessimo biglietto da visita per la Capitale. Ragazzine che, anche se prese e identificate dalle forze dell’ordine, finiscono per fuggire dai centri di accoglienza per minori nel giro di poche ore. 

"PROFESSIONISTE"
Tra le baby rom fermate ogni giorno al commissariato Trevi, quello del centro storico, per esempio, quasi tutte dichiarano come residenza il campo nomadi di Castel Romano. Molte hanno alias, alcune sono state sorprese a rubare 10, 15 volte. Ma come vere professioniste - del furto - ritornano subito in azione. Ora sono gli autisti Cotral a chiedere provvedimenti. «Preso atto delle reiterate segnalazioni giunte dagli autisti, relativamente a episodi di natura teppistica e criminosa, quali aggressioni verbali, minacce e danneggiamenti alle vetture in servizio - scrive il segretario regionale del Sul Ct, Renzo Coppini -, circostanziate all’altezza del Campo rom di Castel Romano, nel ribadire la preoccupazione nei riguardi dell’incolumità del personale del settore nonché dell’utenza, chiediamo di valutare quanto prima la possibilità di sospendere le fermate Cotral “Castel Romano” in ambedue direzioni».

SPUTI E INSULTI
Nel documento inviato oltre che all’azienda, anche al prefetto, al questore e al comandante provinciale dei carabinieri, si legge che in «queste fermate salgono utenti costantemente sprovvisti di idoneo titolo di viaggio, i quali fanno la spola tra questa località e il capolinea della Linea B della metropolitana (Laurentina), e che la fermata ubicata in direzione Roma (via Pontina) presenta oggettive difficoltà in termini di viabilità, già ampiamente segnalate». Nel novero di minacce e aggressioni, figurano insulti e sputi ai conducenti «che sono terrorizzati e inermi di fronte alla violenza e all’arroganza di queste bande», conclude Coppini.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2017, 10:01
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