Michelangelo superstar con Sting e Favino per il Giudizio Universale

Video

di Stefania Cigarini
ROMA - Un grande show all’americana dedicato all’arte più bella del mondo, quella italiana. È stato presentato ieri il Giudizio Universale, Michelangelo ed i segreti della Cappella Sistina, uno show immersivo a 270 gradi di altissimo livello tecnologico che andrà in scena all’auditorium Conciliazione di Roma, da giovedì 15 marzo.

Ideato da Marco Balich (lo stesso dell’Heineken Jammin’ Festival e di una ventina di cerimonie olimpiche pluripremiate), il Giudizio Universale si fonda su immagini esclusive ad alta risoluzione fornite dai Musei Vaticani e rappresenta uno spettacolare viaggio emotivo all’interno della Cappella Sistina, ma soprattutto nella testa del genio che l’ha dipinta, Michelangelo, prima e dopo la sua realizzazione.
 
 


«Abbiamo voluto fare uno show totale, potente, intenso che sposasse arte, spiritualità e tecnologia. E' uno spettacolo unico, ma soprattutto un gesto d'amore per la cultura italiana - ha spiegato Balich - Abbiamo messo insieme professionalità internazionali: la Roma del 1508 è stata ricreata da un esperto americano di videogiochi. L’obiettivo è quello di parlare alle nuove generazioni ed ispirare loro cose positive»

«Tradizione ed innovazione: abbiamo sfruttato un binomio usuale da secoli nei Musei del Papa. Questo spettacolo è al tempo stesso un documento di valore storico e artistico» - ha detto Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani.
«La tecnologia immersiva elimina le distanze ed offre una nuova accessibilità, una visione privilegiata e potenziata e c'è necessità di una nuova educazione dello sguardo e della parola» ha spiegato monsignor Dario Viganò, prefetto per la segreteria della comunicazione del Vaticano. Anche se, secondo Lulu Helbeck, co-regista: «L’effetto dello show sarà quello di voler vedere o rivedere la Sistina con i propri occhi».
 

Per Pierfrancesco Favino, che a Michelangelo presta la voce: «È stata anche un’occasione, nel mio piccolo, di indagare un processo creativo che è anche dell’attore. Mentre lo show risponde ad una reale richiesta emotiva di inclusione e partecipazione. Ci credo molto».

Sting, autore del tema musicale portante (il resto è stato composto da John Metcalfe), ha salutato in video: «Ho adattato il testo del Dies Irae per orchestra da camera e coro da ottanta elementi Sono grato ed onorato di far parte di questo progetto». Il Giudizio Universale, prodotto da Artainment Worlwide Shows, è un progetto da nove milioni di euro finanziato con capitali privati: «Abbiamo però voluto biglietti accessibili, al prezzo medio di 18 euro» ha detto Simone Merico, presidente Artainment. Le prevendite romane (lo show dovrebbe restare almeno per un anno) hanno superato quota 35mila biglietti. Stilisticamente italiano, il Giudizio è però pensato per il mondo e doppiato in sette lingue.
 

Ed il prossimo progetto Artainment Shows, insieme al main sponsor Tim, dovrebbe riguardare il Mausoleo di Augusto.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 21:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA