Il tassista abusivo accusato di stupro: "Con una ragazza ho avuto un rapporto consenziente, l'altra non la ricordo"

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L'interrogatorio. Con una ragazza «ho avuto un rapporto consenziente», l'altra invece «non me la ricordo, non ho idea di chi sia».



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Così, in sostanza, il tassista abusivo albanese, arrestato dalla Squadra mobile di Milano per violenza sessuale a seguito dell'inchiesta coordinata dal pm Gianluca Prisco, si è difeso nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip dall'accusa di aver stuprato due giovani in auto, dopo averle fatte salire davanti ad una nota discoteca milanese per portarle a casa. Ieri è stata comunicata la notizia dell'arresto e sempre ieri si è tenuto anche l'interrogatorio davanti al giudice Giovanna Campanile.



In relazione all'ultimo episodio contestato, quello dell'11 novembre scorso, l'uomo, assistito dal legale Paolo Di Fresco, ha sostenuto che con la giovane avrebbe avuto un rapporto «consenziente», dopo aver partecipato anche un video scherzoso girato nella macchina dalla ragazza assieme a due suoi amici che erano saliti anche loro in auto, fuori dalla discoteca Old Fashion, e poi erano scesi lungo il tragitto. Nel filmato, tra l'altro, si vedeva l'interno dell'abitacolo e un cuore rosso di stoffa appeso allo specchietto retrovisore.



Un particolare che, assieme al modello dell'auto e alla descrizione di lei e dei suoi amici, ha portato all'individuazione del presunto violentatore. Riguardo alla contestazione della violenza che risale al 24 luglio 2016, invece, l'uomo, che lavora anche in una pizzeria, ha detto di non ricordarsi di aver mai visto quella ragazza. Secondo la difesa, tra l'altro, in questo caso ci sarebbero degli elementi non certi dal punto di visto probatorio e relativi anche alla traccia di Dna trovata. Il difensore sta valutando se fare istanza al gip o al Riesame per chiedere la scarcerazione.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 07:42
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