Mantovani accusato di peculato, sequestrati beni per 1,3 milioni

Nuova bufera su Mantovani, sequestrati beni per 1,3 milioni

di Angela Calzoni
Nuovi guai per l’ex numero due del Pirellone, Mario Mantovani. La guardia di finanza ha eseguito un sequestro di beni, per un valore superiore a 1,3 milioni di euro, nei confronti dell’ex vicepresidente della Regione, già arrestato nell’ottobre del 2015 per concussione e turbativa d’asta. In questa nuova indagine del pm Giovanni Polizzi è invece accusato di peculato.

Le fiamme gialle, eseguendo un decreto firmato dal gip Teresa De Pascale, hanno messo i sigilli a alcune proprietà utilizzate dalla fondazione e dalle onlus riconducibili al politico di Forza Italia che gestiscono case di riposo e che beneficiano di finanziamenti regionali. Insieme a Mantovani sono indagate altre nove persone, gli amministratori di queste realtà, tutte convenzionate con la Regione. Un avvio di garanzia è arrivato anche a un monsignore dell’arcidiocesi di Vercelli. Le associazioni no profit, per la Procura, avrebbero pagato affitti fittizi per due immobili riconducibili a Mantovani e alla moglie per un totale appunto di 1,3 milioni. La guardia di finanza ha sequestrato conti correnti, la settecentesca Villa Clerici di Rovellasca a Cuggiono - già al centro della prima inchiesta che ha travolto il “faraone di Arconate” per dei lavori di ristrutturazione - e un appartamento in via Veniero a Milano.

Le onlus avrebbero pagato gli affitti con fondi pubblici alla Spem, società di Mantovani, senza però utilizzarne gli spazi.
Cinque enti versavano 15mila euro ciascuno all’anno per la villa, mentre per l’abitazione sono stati intascati 13mila euro all’anno da ciascuno degli affittuari. Immediato il commento di Mantovani. «Non c’è pace fra gli ulivi – ha scritto su facebook - e dopo l’attacco politico, l’ufficio del solito pm ora attacca la mia storia imprenditoriale. Questa mattina mi è stato notificato un provvedimento di sequestro di beni. Naturalmente con i soliti giornalisti fuori dall’ufficio. Continuerò a combattere per la mia e nostra libertà».

Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Novembre 2017, 23:30
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