Marina Ripa di Meana, cos'è la sedazione profonda e quali le differenze con l'eutanasia
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Nel febbraio 2017 il caso di Dino Bettamin, affetto da Sla, che aveva deciso di ricorrere proprio alla sedazione profonda per "addormentarsi" fino alla morte, ha fatto balzare agli onori delle cronache questa procedura. La morte di Marina Ripa di Meana ripropone l'argomento, sebbene si confonda ancora la sedazione profonda con l'eutanasia: "Sono due procedimenti completamenti diversi. Diversi sono gli obiettivi, i mezzi utilizzati e i contesti - disse Luciano Orsi, anestesista e vicepresidente della Società italiana di Cure palliative, in una recente intervista a TPI - L’intervento palliativo è un atto terapeutico con cui si vuole liberare il malato dalla sofferenza. L’eutanasia, invece, è la volontà di porre fine alla vita attraverso un farmaco, su esplicita richiesta del malato".
QUI L'INTERVISTA COMPLETA A TPI
"Si usano farmaci sedativi, non la morfina. Nel caso in cui i sintomi della malattia, quali ad esempio il dolore, la fatica nella respirazione, il delirio, cominciano ad aggravarsi, i farmaci vengono somministrati progressivamente nel corso di giorni. Se invece il paziente grava in uno stato emergenziale, come ad esempio un’emorragia interna o esterna, oppure un soffocamento, si procede con una somministrazione rapida per togliergli coscienza".
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2018, 20:36
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